mercoledì 7 marzo 2018

Un misero weekend, ma tante emozioni

Il weekend a Parigi non solo è volato, ma sembra essere già passata un'eternità! Tra l'altro: siamo partiti venerdì, io ancora ammalata, con l'aereo in ritardo di un'ora e mezza causa vento (però senza figli...che pacchia! In tranquillità abbiamo aspettato chiacchierando e leggendo...una favola!), sabato sera arrivano notizie di un Vitellino con 39° di febbre, domenica a Parigi pioggerellina incessante e fastidiosa per tutto il giorno...insomma sto weekend non s'era da fà!!!
E invece contro tutto e tutti, siamo partiti e ci siamo goduti ogni singolo momento, anche se il periodo non è buono, anche se io era ammalata, anche se, anche se...niente se! I momenti per noi sono per approssimazione praticamente zero e quindi non potevamo permetterci di sprecare nulla.
L'idea di questa scappata veloce a Parigi è venuta per poter andare al Salon de l'Agriculture, una fiera agricola annuale dove vengono riuniti i diversi settori dell'agricoltura intorno a quattro principali ambiti: i prodotti gastronomici (che attira maggiormente la curiosità del grande pubblico), l'allevamento in tutte le sue forme, il mondo vegetale e i servizi e i mestieri dell'agricoltura.
Era un evento che ci aveva destato molta curiosità la prima volta che ne avevamo sentito parlare a Toulon da una coppia di amici norvegesi e ci era rimasta la voglia di andarci. Tra l'altro ci siamo trovati con questi amici norvegesi a casa di un'altra coppia di inglesi, entrambi parte del gruppo di expat al nostro arrivo in Francia e con cui abbiamo passato tre anni fantastici tra cene, aperitivi e picnic in spiaggia. E' stato bello rincontrarsi dopo così tanti mesi, riabbracciarsi in un luogo diverso, questo ritrovarsi così dà un senso a questa vita da girovaghi dove gli amici vanno e vengono, ma in fondo quelli veri restano sempre.
Insomma alla fine abbiamo passato il sabato intero alla fiera, terminando con una stupenda passeggiata nella Parigi by night che non ci era mai capitato di vedere, visto che nei nostri precedenti soggiorni abbiamo sempre prediletto le camminate diurne fino allo sfinimento serale; domenica poi ce la siamo presa con calma per poi andare tutti a pranzo fuori prima di prendere treno e aereo per il rientro in patria.
E' stato rilassante, tranquillo, ricco come solo un weekend senza figli può essere. Perché avere tre figli è bellissimo, appagante, divertente, una sfida continua, ma tornare ad essere semplicemente io&te è qualcosa di davvero inspiegabile, soprattutto per noi che non riusciamo a parlarci per giornate intere, crollando miseramente nel letto alle 21.30. So che in Italia lasciare i figli per curare la coppia è spesso visto in modo se non negativo, quantomeno sospetto, ma io trovo che sia un grande insegnamento che ci ha dato la Francia, del resto senza noi come coppia non esisterebbero loro tre!
E niente, attendiamo con ansia la prossima volta...

12 commenti:

  1. Parigi val bene una fiera !

    Comunque carissima angolo sono un po' preoccupato per il silenzio post-elettorale della nostra amica spettinata.

    Piuttosto... il tuo navigante ed anche tu ... ma dico ... siamo sicuri che non abbiate votato per l'abominevole nano delle nevi con la sua banda ?

    Angolo ... discolpati !!

    Saluti lombardi,
    Vedetta

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    1. Io sono un italiano della peggio specie caro Vedetta: io non voto ormai da anni. E non me ne vanto, anzi.
      Potrei giustificarmi dicendo che vivendo all'estero, ma non essendo iscritta all'AIRE (non vale per i militari e famiglia) non ho diritto alla bustina a casa e per votare mi sarei dovuta smazzolare un viaggio a mio carico ogni santa volta.
      Potrei giustificarmi dicendo che questa volta ero a Parigi e come sopra, per votare sarei dovuta andare a casa mia, dove per motivi di praticità ho ancora la residenza.
      Potrei dirti che ho perso la scheda elettorale in uno dei miei tanti traslochi, ma come per il resto delle motivazioni la pigrizia è quella che mi ferma. La pigrizia di una figlia di una che ha votato la vita alla politica, la pigrizia di una troppo schietta per amare i sotterfugi e la diplomazia, la pigrizia di una che alla fine dei conti non ha mai capito davvero la politica, né la vuole capire.
      E sinceramente si fa sempre più difficile per me scegliere a chi dare il mio voto. So che sbaglio, so che votare è importante, ma non è mai stato nelle mie priorità. Non mi interessa nemmeno cosa votano gli altri.
      I politici siamo noi. Berlusconi siamo tutti noi. Siamo noi italiani che parliamo, ma non agiamo. Siamo noi italiano che non votiamo o che spariamo a zero su tutti, magari nascosti dietro a uno schermo o lontano km e km dalla nostra madrepatria. Può salire chiunque al governo, ma alla fin fine la nostra testa, la nostra cultura, il nostro paese è tarato in un certo modo.

      Per quanto riguarda il Navigante, l'ho conosciuto come quello che sorseggiava caffè leggendo la Repubblica e con la biografia di Marx sulla scrivania. Ma poi alla fine è uno per cui la politica non è decisamente una priorità, anche se il suo lavoro ne è impregnato. Grazie al cielo, oserei dire, non credo altrimenti sarebbe diventato mio marito!

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  2. Fantastica idea quella del weekend senza figli!
    Ogni tanto fa bene e ricarica per ripartire!
    Noi spesso abbiamo la possibilità di fare una settimana in estate quando i santi nonni le portano in montagna mentre noi lavoriamo..... Mancano da morire ma che relax rallentare e pensare solo per due!!!

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    1. Per me del tempo soli è non solo una grande idea, ma necessario!

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  3. Cioè un fine settimana a Parigi DA SOLI?!?!!
    Che meraviglia!!!! *__*

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  4. Grandissima invidia! :)
    La penso esattamente come te e sarei in brodo di giuggiole se il mio partner mi proponesse un week end senza figli..invece lui molto "all'italiana" come dici tu, nn vuole! Gia una cena fuori è un miraggio che vedo meno di una volta all'anno... :(
    Perciò considerati molto fortunata! ;)
    Aurora

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    1. Devo dire che vivere in Francia, dove la realtà è completamente diversa da questo punto di vista, ci ha aiutato molto a "disitalianizzarci" e ne sono ben contenta!

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  5. Sono daccordissimo con te. La coppia è fondamentale per la famiglia. Noi cerchiamo sempre di ritagliarci dei momenti insieme. Una cena, una passeggiata, etc. Così per ritornare ogni tanto coppia e non solo mamma e papà! Un caro saluto
    Lorenzo

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    1. Per noi, abitando sempre lontani da parenti tutti, è davvero difficile anche solo pensare di fare la spesa da soli! Quindi quando ci sono i nonni ne approfittiamo il più possibile!

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  6. NON riesco a commentare il tuo ultimo post!!

    Cara angolo,

    un solo congilio: prendi il commento di vedetta e buttalo nel cesso. I bambini sono abitudinari, a loro non piace cambiare.
    Questo che gli stai offrendo è oro: nuove lingue, diverse culture, diversi posti, una mentalità diversa. Ti ringrazieranno, eccome se ti ringrazieranno. Dai tempo a tua figlia e vedrai che, nel caso vi doveste spostare da Roma, farà la stessa identica scenata. Non li stai sradicando ogni volta, gli stai dando più radici: quando saranno grandi potranno scegliere dove e come vivere.

    ps: ha ragion il navigante. Ci si adatta. E se non ci si adatta comunque ci si abitua. E' una cosa insita nell'essere umano, oppure rimarremmo fermi ad ogno trauma.

    Stai serena, avete fatto la scelta giusta.

    Alessia

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    1. Ciao Alessia!
      Riuscivi a commentare, solo che ho la moderazione dei commenti, quindi prima che compaiono devo io dare l'ok, mi è più semplice così riuscire a rispondere.
      Grazie per il tuo commento, spero proprio che sia così, ci credo anche io eh? Però davanti a quelle lacrime le certezze vacillano...

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