martedì 30 agosto 2016

L'Islanda per bambini

Prima di partire per un viaggio controllo sempre quanto la meta possa essere più o meno interessante per i bambini, perché ovviamente la vacanza è per tutti, non solo per me ed il Navigante. L'ho fatto ovviamente anche per l'Islanda, avevo capito che era una meta molto kids friendly (e non stentavo a crederci, dopo aver visitato buona parte del nord Europa), ma mi domandavo sul serio cosa potesse intrattenerli, perché ok le cascate, ok qualche escursione, ok paesaggi nuovi, ma avevo paura che dopo un po' sopraggiungesse la noia di cotanta natura.
Dopo 17 giorni posso dire che l'Islanda non è solo una meta kids friendly, ma anche una nazione che offre svariate possibilità per farli svagare al di là della magnifica natura che s'incontra solo lì. Ecco quindi cosa fare in Islanda con bambini:
  • le piscine immancabili in qualsiasi sputo di paese, tanto che c'è pure un sito internet con le info basilari di tutte le piscine in Islanda. Vabbè, direte voi, una piscina non è sto gran divertimento, fatta una volta basta, eppure con l'acqua calda, gli hot spot fino ai 42°, l'angolo bambini spesso con scivoli per ogni età, braccioli e giochi a disposizione, nonchè facilities gratuite per i piccolissimi (dal fasciatoio al seggiolone e/o bacinella sotto la doccia) e non (phon, sapone sotto la doccia, armadietti con chiave), è stato uno dei nostri passatempi preferiti per rilassarci noi grandi, per vedere contenti i piccoli. Al contrario dei parchi, che se piove o tira vento non sono proprio gradevoli, le piscine sono usufruibile anche a 8° e pioggia (esperienza diretta!) perché tanto sono calde e tu ti infili con la testa in acqua fino alle orecchie mentre loro scorazzano tra una pozza d'acqua e l'altra con una nonchelance che manco in spiaggia a Toulon (lì di solito vengono a chiedere l'asciugamano che hanno freddo!!! Valli a capire...)! Al di là delle blasonatissime Blue Lagoon e Myvatn Nature Bath, si possono trovare piscine termali sparse dappertutto (e a prezzi ridicoli, la più costosa è stata quella di Reykjavik a 900 isk ad adulto, generalmente stavamo sui 500 isk ad adulto, i bimbi sotto i 6 anni sempre gratis), ce n'è pure una nella penisola di Snæfellsnes che ha un'alga speciale che rende la pelle liscissima, ma l'idea di nuotare in una piscina verde di alghe non è proprio piaciuta alla Belva (e manco al Navigante a dir la verità...)
  •  i musei uno non va certo in Islanda per i suoi musei, però però io un po' di curiosità sulla loro cultura ne ho avuta, e anche tanta, e dopo l'inaspettato successo del museo di Losanna, non mi spaventa nemmeno portarci i bimbi (ovvio che per il Louvre aspetteremo un pochino...), anzi ho scoperto che è un momento in cui possono imparare davvero molte cose. In Islanda i musei sono incentrati sul come si viveva una volta, sul come hanno imparato a vivere su una terra dove è la natura a comandare e, soprattutto, sui Vichinghi che l'hanno colonizzata. Purtroppo il museo di cui avevo sentito parlare benissimo e sembrava assolutamente da vedere, il Settlement center a Borgarnes, è l'unico quasi infattibile con bimbi dell'età dei miei nani: la visita si fa solamente con un'audioguida (la quale, bisogna ammettere, è presente in moltissime lingue) ed è spesso troppo prolissa per loro, tanto che alla fine siamo riusciti a visitare solo la prima parte, quella sull'insediamente vero e proprio, ma non quella sulle saghe soprattutto per un Francese molto nervoso e perché poi anche gli altri due si sono fatti sopraffare dalla noia (sottolineo che ci hanno fatto pagare il biglietto però ci hanno detto che se non avessimo goduto della visita a causa dell'età dei nani, ci avrebbero rimborsato). Altri sono stati invece per tutti noi molto interessanti: il museo delle balene a Husavik con tanto di scheletro intero di svariati tipi di balene, il Vikingworld a Reykjanesbær poco lontano dall'aeroporto di Keflavik dove si può salire su una nave vichinga ricostruita e funzionante (a onor del vero il biglietto è un po' caro, ma all'esterno c'è anche una mini fattoria e un parco giochi in cui però ci si può andare senza pagare il biglietto del museo), Eiríksstaðir ossia la casa di Eirik, il vichingo che per primo colonizzò le coste americane, precisamente la Groenlandia (ancora prima di Colombo!), e suo figlio Leif, a Búðardalur non tanto per la casa in sè, ma la spiegazione molto dettagliata della stessa, che giustifica il prezzo del biglietto un po' più caro della media, infine lo Skogar museum poco distante da Skogafoss, una delle cascate più visitate del paese, dove si può scoprire la vita in Islanda grazie alla ricostruzione di alcune case, una vecchia scuola, nonchè la parte del museo su comunicazioni (dove c'erano esposti cellulari di un'altra era...la mia quando ero al liceo!!!!! >_<) e trasporti.
  •  la fauna qui gli animali sono liberi, nel loro habitat naturale e scovarli spesso è difficile, ma seppure i nani abbiano visto solo qualche coda di balena, delle pulcinelle di mare che volavano velocissime e la testa di qualche foca sbucare dall'acqua, per loro è stata un'avventura che non si scorderanno facilmente. Ovviamente ci siamo riempiti gli occchi anche di pecore, che sono dappertutto e ti attraversano la strada all'improvviso, e dei docilissimi cavalli islandesi, sui quali abbiamo anche fatto un piccolo giretto in una fantastica guethouse super kids friendly (la più economica, se non contiamo l'appartamento a Reykjavik, anche più degli ostelli, il che non guasta!) e da tenere assolutamente in considerazione come stop anche di un paio di giorni.
  • le camminate tutti a usare il passeggino fino a età assurde perché "i bambini si stancano", senza rendersi conto che se li lasciate in un parco divertimenti tutto il giorno non si fermano un secondo! I bambini camminano eccome, anche se non sono abituati a farlo, basta solo dare l'input giusto (dai che mangiamo il fruttino sul ghiacciaio, dai che vediamo una cascata enorme, vediamo chi è le champion de la randonnèe...) e cominciare a spiegare quello che ci circonda, contare gli scalini se ci sono le scale, fargli notare le piccolezze che il loro occhio curioso non coglie, ma di cui va matto. Noi non siamo una famiglia di quelle con lo zaino super figo da trekking che facciamo le vacanze segnando i percorsi da fare a piedi, però non è un'attività che disdegnamo ed è stato bello farlo in questa terra e con i nostri bimbi. La più apprezzata è stata sicuramente la camminata a Kjarnaskogur (il sito è in islandese, questo invece quello in inglese del comune di Akureyri), un piccolo bosco (gli islandesi lo chiamano "foresta" e ne vanno molto fieri...ma vi assicuro che è poco più di un bosco!) alle porte di Akureyri dove si può camminare, fare picnic nelle aree apposite con tanto di barbecue e zone coperte, scoprire parchi giochi nascosti dagli alberi o al di là di ponti su piccoi ruscelli d'acqua...insomma avevo programmato una piccola visita svago a fine giornata, ma ci stava passarci qualche ora in più.
Per quanto riguarda invece le cose più pratiche non c'è niente che possa mancare: fasciatoi, angolo giochi (alle volte vere e proprie stanze giochi come a The Laundromat café a Reykjavik), menù dedicati (immancabile fish and chips, ma anche hamburger, pizza - stendiamo velo pietoso - toast prosciutto e formaggio o anche semplicemente il menù degli adulti, ma a porzioni ridotte) e alle volte presentati con pastelli su fogli per colorare, passeggini gratuiti, parchi sempre attrezzati (ma visto il tempo tante volte non utilizzabili), entrate in qualsiasi attrazione gratuite al di sotto di almeno 6 anni, se non di più. Insomma la pacchia per chi ha figli!
Infine se per caso passate nel periodo in cui c'è la maratona di Reykjavik (terza settimana di agosto), sappiate che in contemporanea fanno la giornata della cultura, tutto è aperto, inoltre ci sono moltissime manifestazioni, angoli dove privati cittadini offrono waffles e pancake gratuitamente, dei gonfiabili in tutto il parco intorno al lago Tjörnin, in centro città, e persino un villaggio vichingo sulle sponde del lago. Non mancate di iscrivere i bimbi alla kids marathon, è stata una delle esperienze più belle di tutta la vacanza per i miei bimbi, hanno corso 550m dopo un riscaldamento fatto con un clown e un pinguino e hanno ricevuto maglietta + medaglia; avrei potuto iscrivere anche il Francese, ma non lo sapevo.

Credo davvero di aver detto tutto, ma se qualcosa è poco chiaro o avete altre curiosità chiedete pure!

mercoledì 24 agosto 2016

La nostra Islanda tramite foto


Mi sono state richieste foto...e allora che foto siano...
Lasciamo parlare loro e ricordo che le ho fatte con il cellulare causa Vitellino sfascia-fotocamera.

Thingvellir National Park

Ancora Thingvellir...si passeggia anche con la pioggia!
Geyser Stokkur, forse l'esperienza più bella della vacanza!

Gullfoss.

Il vulcano del ghiacciaio Eyjafjallajökull, che ha bloccato l'Europa intera nel maggio 2010

Spiaggia nera di Dyrhólaey

Il ghiacciao più grande d'Europa, Vatnajokull.

La laguna ghiacciata di Jokulsarlon

Porto di Hofn

Spiagge nere di Djupivogur

Una delle mille chiesette super fotogeniche che si trovano lungo tutta l'isola.

Come sopra :D

Parco giochi a Seydisfjordur, con il terreno di lava!

Seydisfjordur, che con un raggio di sole si è colorato di mille colori!

Una delle escursioni fatte, questa verso la cascata le cascate Hengifoss e Litlanesfoss

Saenautasel, se volete provare sulla vostra pelle come vivevano i vostri bisnonni
E come per le chiesette, anche le casupole non sono da meno come fotogenicità

La vista mattutina da uno dei nostri alloggi ostello: un cottage in riva al fiordo.

Grundarfjordur, che ci ha regalato due giorni di pioggia e arcobaleni

Il cratere Saxholl nel Snæfellsjökull.

Stykkisholmur, vista dall'alto

Il piccolo ferry che ci ha portato sull'isola di Videy, giusto di fronte a Reykjavik

La cattedrale di Reykjavik che riprende la colonne basaltiche della cascata Svartifoss

E infine quello che rappresenta al meglio Reykjavik e il suo carattere nordico...ovviamente siamo andati a mangiare e ad allattare!!!!





martedì 23 agosto 2016

L'Islanda, impressioni.

Ed eccomi qui, al caldo sole della Costa Azzurra, con la lavatrice che piange come ad ogni mio ritorno da un viaggio e tanti tanti ricordi unici.
Perché l'Islanda non è bella, fantastica, incredibile, fredda, piovosa, noiosa...l'Islanda è unica. Unica per i paesaggi lunari, per le chiesette che si stagliano sullo sfondo come fossero dipinte, per il tempo che cambia repentino "chefaccioprimaatenermelalagiacca", per la natura che comanda su tutto, per la miriade di uccelli che abitano le sue coste, per gli alberi inesistenti, per i ghiacciai imponenti, per i vulcani che comunque un po' di timore lo fanno anche se sembrano lì buoni buoni, per i km di assoluto niente e le strade che ad un certo punto semplicemente non sono più asfaltate (diffidate sempre dei cartelli rossi con scritto Varud...), per l'acqua calda che esce dal suolo, per il vapore che esce dal suolo, per il fango che bolle che esce dal suolo, per le case con il tetto di torba che sembra di essere nel villaggio degli Hobbit...
Potrei andare avanti per ore, perché l'Islanda è quanto di più strano mi sia mai capitato di visitare, non ha nulla di paragonabile con altre nazioni e questo viaggio è stato davvero d'insegnamento a tutti, soprattutto sul potere che la natura può esercitare.
L'Islanda per gli amanti dell'on the road, del nord Europa e delle foto sulla natura è un viaggio da fare assolutamente ed è un viaggio che si può e, forse anche si deve, fare con i bambini, non tanto per mostrargli questo angolo di mondo, ma per fargli capire quanto la nostra cara Terra sia un luogo che comanda e che non deve, nè vuole essere comandato.
La natura regna incontrastata e solo assecondandola si può sopravvivere ad essa; l'Islanda è un esempio perfetto di come l'uomo per sopravvivere abbia dovuto fare i conti con la sua incredibile potenza, con rispetto prima di ogni altra cosa.

Questo family on the road super pianificato è stato un successo quasi al 100%, poche sono le cose che cambierei (giusto un paio di tappe), ancora meno quelle che non siamo riusciti a fare e che mi rimarranno nel cuore (il giro in barca nella laguna dei ghiacci prima su tutte, ma il Francese ha dato forfait, quel giorno aveva preso troppo freddo e non è quasi sceso dalla macchina).
Un viaggio assolutamente kids friendly perché, come ogni paese del nord Europa, anche l'Islanda ha un occhio particolare per i più piccoli, non solo menù dedicati e seggioloni, ma entrate gratuite dappertutto sotto almeno i 6 anni, posti per cambio pannolino praticamente ovunque, giochi in ogni ristorante o bar, zone dedicate, seggioloni e ciotole nelle docce di tutte le piscine che abbiamo visitato, nonchè braccioli e giochi a disposizione (e contate che i bambini entrano gratis!). In questo modo tutto diventa più facile e piacevole.
E ora mi rimane la curiosità di ritornarci in inverno...

PS: vi prometto un post interamente di foto, però sappiate che le foto sono state fatte solo con il cellulare, perché il mio amato secondogenito ha ben pensato di farmi cadere la borsa dove c'era anche la mia fotocamera che ovviamente non si è più accesa...un viaggio in Islanda facendo foto con il cellulare...no comment please!

giovedì 4 agosto 2016

Piccolo update pre partenza

Giorno di partenza oggi! Stasera abbiamo l'aereo che che attererà a Reykjavik alle 00.10 ora locale (-2h rispetto a noi, il che significa che per noi saranno le due di notte...che risate con tre pargoli sotto i cinque anni!) e io ovviamente ho la cagarella!!  >_<  No comment please...
Piccolo update per chi volesse organizzare un viaggio in questa terra magnifica: la WOW air ha cambiato regole per quanto riguarda i bagagli a mano: non più miseri 5kg a testa, ma è consentito un normale bagaglio da 10kg con eventuale borsetta/laptot/borsa duty free/borsa della telecamera; a pagamento si può riservare un bagaglio a mano più grande da 12kg.
Per i bebè sotto i due anni che non hanno diritto a posto a sedere nè a bagaglio, c'è la possibilità di un piccolo bagaglio da 5kg con lo stretto necessario per il cambio e la pappa (attenzione alle restrizioni per l'acqua, io ancora non ho capito se per i babè si possa portare oppure no, alcune volte me la fanno passare assaggiandola, alcune volte me la fanno gettare). Rimane che sotto i 6 anni si può imbarcare gratuitamente un oggetto tipo passeggino o sedia per la macchina, uno solo per bambino, se ne volete di più bisogna pagare.
Abbiamo controllato i voli una settimana fa e i biglietti in questo momento sono miseramente crollati, tanto che se li avessimo comprati ora, avremmo risparmiato 600€!! Non fatemici pensare che mi sale! su un nervoso! Penso che il motivo sia il Brexit, visto che la compagnia è inglese, ma non ne sono sicura.
Per il resto siamo pronti, ora siesta, doccia con lavata di capelli generale e poi partenza con due mini trolley dei bimbi, due zaini per mamma e papà, borsone da imbarcare, borsa di mamma, zainetto giochi dei bimbi, borsa cambio del Francese, un passeggino, un rialzo da macchina e l'ovetto...Un trasloco!
Ci risentiamo tra 17 giorni...Islanda arriviamo!

lunedì 1 agosto 2016

Come mi organizzo una festa (quasi) homemade

Sono ormai tre anni che la festa della Belva si trasforma in un mega party con l'invito di grandi e piccini per festeggiare anche il Navigante che compie gli anni una decina di giorni dopo (cioè oggi ;P) e devo dire che mi sto specializzando nel fare il più possibile homemade. Volevo quindi fare una carrellata di questi compleanni in modo da dare qualche idea a chi si volesse cimentare (comunque Pinterest è stracolmo di qualsivoglia idea!).
Il primo anno abbiamo fatto in casa una festa tema Topolino; con una semplice formina dalla forma topesca comprata su internet ho preparato tutto: i biscotti da mettere nei sacchettini, i mini sandwich, l'insalata di frutta (melone, anguria e mirtilli) e la pizza, dove il salamino e le olive fungevano da topo.





Qualche patatina, le bottigliette di acqua per i bimbi con i nomi nel font Disney (facilmente recuperabile su internet), tovaglia a tema e, infine, piatti, bicchieri e salviette neri e rossi per completare il tutto; poca spesa, nemmeno troppo lavoro, ma molta resa. Finita la festa, rimasti pochi fidati amici, abbiamo tirato fuori il barbecue e la carne, finendo così la serata con un brindisi analcolico per annunciare a tutti la mia gravidanza, che si sarebbe però conclusa un paio di mesi dopo.

L'anno scorso, memore della devastazione in casa, ho dirottato la festa al parco, dove i bambini hanno corso come dei pazzi e noi adulti ci siamo rilassati all'ombra degli alberi. Non c'era un tema preciso, avevo ricevuto ordini di una torta con arcobaleno e quindi ho preparato due torte, una per la Belva e una per il Navigante unite da un bell'arcobaleno in pasta di zucchero, che però per il troppo caldo è crollato miseramente.
E' stato un po' complicato gestire il tutto con il caldo di fine luglio e la panza incipiente del Francese, ma grazie a un enorme frigo da campeggio prestato e l'aiuto di mia madre nelle preparazione, me la siamo cavata. Questa una parte del buffet:






Tanta frutta a spiedino, tanta verdura (un veloce pinzimonio nei bicchierini monoporzione con dentro la maionese fatta da mia madre), qualche sandwich e dei rotolini di formaggio e tonno o prosciutto facili e veloci,da fare con le piadine qualche giorno prima e da mettere in freezer, in modo tale da poterli tagliare agevolmente senza schiaccciarli (perfetti per un buffet da preparare in casa!).

Quest'anno dovevamo replicare il compleanno al parco, ma proprio per quel weekend è arrivato il brutto tempo che, tra parentesi, ci ha seguito anche domenica nelle Gorges du Verdon, quindi festa dirottata in casa. Da una parte è stato meglio, perché sono riuscita a gestire il tutto più facilmente avendo a portata di mano qualsiasi cosa dovesse servire, dall'altra poi ritrovarmi la casa a fine serata  in quelle condizioni ti fa venire da piangere, ma grazie al Navigante abbiamo pulito tutto velocemente.
Il tema di quest'anno è stato indiscutibilmente la Reine des neiges, ovvero Frozen, che tanto mi è piaciuto 'sto cartone animato, tanto inizio a non sopportarlo più, dato che anche il Vitellino ne va pazzo!
Il giovedì ho preparato questi Olaf di marshmallow, sono davvero molto semplici: le braccia sono dei bretzelini, gli occhi per decorare si possono trovare ormai anche al supermercato (utilissimi anche per Halloween!!) e li ho attaccati con la colla alimentare (ma si può usare anche la ghiaccia o del cioccolato fuso), ho disegnato poi bocca e bottoni con la penna alimentare nera, mentre ho creato il naso con un pezzettino di pasta di zucchero arancione, denti e capelli sono ancora marsh mallow.



Frutta e verdura non possono mancare mai qui in Francia; questa volta ho preparato questo coloratissimo pinzimonio usando i peperoni come porta salse, mentre ho decorato gli spiedini di frutta con i sopracitati occhi per farli diventare dei simpaticissimi bruchetti.



Un piccolo angolo franco-italiano con due quiche (una ricotta e prosciutto, l'altra lardon e créme fraiche), preparate una settimana prima e congelate, e degli spiedini pomodorini, mozzarellina e peperone verde, come richiamo alla nostra bandiera.


Questa la tavola imbandita con patatine, marshmallow rimasti dalla decorazione, rustici (quelli comprati, li avevo preparati anche l'anno scorso ma li ho dimenticati nel forno!!) e tutte le vettovaglie firmate Reine des neiges e comprate nei saldi sul sito Disney, insieme a quelle di Cars per il Vitellino.


Sono poi particolarmente fiera della torta di quest'anno, di cui mi preoccupava lo spostamento casa-parco, problema risolto grazie alla tempesta che ci ha dirottati in casa.
Per prendermi in anticipo ho preparato il pan di spagna a forma di castello prima della mia partenza per l'Italia e l'ho congelato, non ci avevo mai provato e ne sono rimasta soddisfatta. Il resto niente di difficile: pasta di zucchero, glassa, qualche fiocco di neve, due coni gelato e le figurine trovate su internet e di cui la festeggiata non si stacca mai.


Solitamente per il Vitellino faccio qualcosa di più "misurato" perché lui ha la fortuna di essere nato in periodo scolastico e qui festeggiano il compleanno in classe. Faccio giusto una torta con qualche amico e magari un barbecue o un aperitivo, quindi niente di così gravoso, organizzativamente parlando.

Mi piace moltissimo preparare tutto, adoro le feste di compleanno e la soddisfazione dei miei bimbi alla fine della giornata, mi ripaga di tutto. Un mezzo pomeriggio ai gommosi con torta scongelata e tanti bambini scalmanati che corrono senza interagire tra loro proprio non fa per me...