lunedì 25 gennaio 2016

Come s'incrinano le proprie convinzioni nel tempo

Lo ammetto: io sono una di quelle mamme fissate e rompiballe che "no caramelle, no cioccolata, no troppi medicinali, prodotti ecobio"...insomma sono un po' una naturalfanatica con tanto di utilizzo di pannolini lavabili e assoluta devozione alla piramide alimentare.
Ma poi i nani entrano alla scuola materna dove ogni compleanno si festeggia con un bel gateau au chocolat (essiamai che togli il cioccolato ai francesi), in mensa la piramide alimentare è un miraggio (tanto per dirne qualcuna: patatine fritte, dolci una volta sì e una no, formaggio ad ogni pasto, sempre carne e pesce, salse e salsine varie) e al corso in piscina ad ogni lezione ricevono un bonbon premio (maaaa perchèèèè????). Possiamo poi dimenticare le feste con gli amici dove non esiste niente di salato, ma solo svariati tipi di torte e bonbon per ringraziare gli invitati (ma ancora...perchèèèèè???) o i pomeriggi dalle amiche dove i baldi genitori francesi non possono certo fare a meno di comprare uno zucchero filato che io stessa non avrei potuto finire da tanto grande era, figurarsi mia figlia!
E infine l'arrivo del Francese, che toglie tempo alla cucina e alla fantasia...ma io, ferma nelle mie convizioni, continuo imperterrita nella mia missione, odiandomi per non riuscire a propinare ai miei figli dei velocissimi bastoncini di pesce surgelati senza sentirmi in megacolpissima, ma alle volte francamente esausta da volerla bruciare sta maledetta piramide di cibo e lanciarmi nella livraison à domicile (asporto) come se non ci fosse un domani!
Però poi nei giorni in cui sono sola, mentre i nani sono alla cantine, do il peggio di me stravaccandomi sul divano con la tv accesa e una qualsiasi cosa surgelata della fantastica catena Picard senza sentirmi troppo madre degenere, anche se un pochino ipocrita.
E' che davvero alle volte mi sembra di essere entrata in un tunnel educativo rigorosissimo da cui non riesco ad uscire e in cui ogni sgarro sembra dover distruggere tutto il lavoro fatto finora. So anche darmi un patpat sulla spalla sussurandomi che in fondo non tutti i mali arrivano dalla famiglia e che ho due figli che si fanno spanzate di insalata senza battere ciglio, anzi godendo di ogni forchettata, che non sanno cos'è una merendina industriale, snobbano bibite gassate e super colorate e tutto ciò che mangiano di poco sano non arriva quasi mai da noi. Nutella a parte, ma quella è colpa del Navigante!
Guardo agli anni passati e penso che sono stata alle volte francamente ossessionata e, sebbene non sia una di quelle mamme super apprensive, mi rendo conto che ho anche io cercato di mettere una bella campana di vetro sopra i miei figli, da brava mamma italiana, per tutto ciò che riguarda l'industriale,
il chimico, il poco sano.
Continuo a pensare di avere convinzioni corrette, ma anche che il piccolo sgarro, il junk food durante il weekend, i pannolini usa&getta di notte o durante i viaggi, il momento di sciallamento per una qualsiasi cosa non andranno ad incidere su quello che voglio loro insegnare. O almeno spero.

6 commenti:

  1. Anch'io applico delle regole piuttosto rigide, ma lo sgarro è più che lecito, purché rimanga uno sgarro!
    Vivendo lontano dall'Italia in un paese dove è difficile trovare tanti prodotti, a volte fatico ad applicare alcune regole alimentari, ma cerco di mantenere una certa disciplina, evito le cose pronte e surgelate e mi sforzo a preparare tante cose in casa.

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    1. Quello anche io, ma con l'arrivo del Vitellino prima e del Francese poi le mie preparazioni casalinghe sono drasticamente diminuite, anche complice il fatto che qui in Francia si trovano un sacco di prodotti bio buoni a cui mi affido.

      PS: care mamme nel deserto dovreste cominciare a firmarvi perché non so mai con chi parlo :D

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  2. io credo che tu abbia pienamente ragione. Ormai l'importanza dell'alimentazione per la salute di tutti è conclamata, e credo sia doveroso da parte di una madre gettare i migliori semi possibile fin da quando, potendo, i figli sono piccoli.

    Tuttavia, diamine.... non è che una caramella o un tocco di cioccolato siano velenosi. Se restano eccezioni nell'ambito di una generica alimentazione sana, concediamoci lo sgarro di tanto in tanto!!!!!!

    Io sono approdata un po' tardino alla sana alimentazione, il mio figlio grande infatti non ci sente tanto da quell'orecchio, essendo peraltro uno che ha sempre odiato le verdure. Tutte le verdure. Il piccolo invece mi da delle soddisfazioni: non mangia carne (non gli è mai piaciuta) e azzanna con soddisfazione pomodori, piselli, legumi in genere, un pochino di insalata, zucchine.

    Insomma diciamo che ne salvo uno su due :-)

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    1. Una buona media: il 50%!!! ;P
      Infatti questo post è rivolto prima di tutto a me stessa, faccio fatica a sgarrare sull'alimentazione come su altre cose, come ad esempio l'uso di tv o video in generale, so che potrei approfittarne eppure continuo imperterrita a non accenderli mai e alle volte francamente farei meglio a piazzarli davanti a uno schermo evitando inutili urla!

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  3. Da noi vige la regola che a casa si cerca di mangiare sano, sempre una porzione di verdure, senza pasticci, poco confezionato etc etc. Ma alle feste fuori casa i bimbi possono sgarrare senza problemi... Al suono di "alle feste vale tutto" si riempiono mani e bocca di pop corn e patatine - che da noi non si vedono mai - e altre cose similari. Insomma se la godono, a volte sembrano bambini affamati da anni. Poi però lo sanno che si rientra nelle regole. E "funziona" bene... Per ora!

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    1. Infatti questo è uno dei punti: finchè rimangono nel nucleo familiare si può sperare che seguano un'alimentazione irreprensibile, ma fuori? Mica posso non farli mangiare alle feste o obbligarli a non prendere le caramelle quando gliele danno in piscina o a scuola...tanto più che non si può essere presenti sempre!

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