venerdì 28 novembre 2014

Rimedi naturali per la candida.

Lo dicevo io che prima di venerdì qualcos'altro mi sarebbe capitato, che lo stress, la stanchezza, la sfiga di questo periodo da mamma single hanno fatto combutta e martedì mi sono ritrovata a combattere l'ennesima battaglia contro la candida.
Alzi la mano quale donna non abbia mai avuto questo fastidio in vita sua! Le statistiche parlano di 75% dei casi tra le donne con almeno un 45/50% che ha recidive. Io ho iniziato a 14 anni, sportiva di uno sport che si fa in ambienti umidi adattissimi alla proliferazione di questo fungo naturalmente presente nel nostro corpo, e non ho mai smesso di soffrirne. La combattevo chimicamente, possibilmente con la pastiglia che mi facesse scomparire più velocemente possibile i sintomi e non ci pensavo più fino alla volta successiva.
Poi ecco ho intrapreso questa vita un po' più natural e, senza accorgermene, ho iniziato ad allungare i tempi tra una recidiva e l'altra, passando indenne persino le mie due gravidanze, periodo notoriamente proficuo per il fungaccio in questione.
Quindi quando l'anno scorso mi sono ritrovata dopo il periodo natalizio e post antibiotico di nuovo con il problema ho iniziato ad informarmi meglio su rimedi più naturali. Per fortuna l'attacco è stato breve e si è risolto stando un po' più attenta con l'alimentazione, stavolta invece ho dovuto impegnarmi un po' di più, ma pare che sia arrivata alla fine del tunnel.
Voglio quindi condividere con voi tutti i rimedi naturali di cui ho letto e che ho testato:
  1. Alimentazione: la candida per sopravvivere deve avere determinate condizioni, prima fra tutte deve alimentarsi ed essendo un fungo i suoi alimenti sono in primis zuccheri e lieviti, quindi togliendo questo andremo piano piano a farla morire.
    Per un periodo di almeno una settimana quindi niente più zuccheri raffinati, alcool (in particolare birra), cibi lievitati (come pane e pizza ahimè!), caffè, arachidi, formaggi stagionati e con le muffe, pasticceria e dolci in genere, aceto, latticini, cibi particolarmente grassi e di difficile digestione. Avanti invece a probiotici, prebiotici, carboidrati integrali, pesce, uova, carni magre, tutte le verdure in particolare il finocchio e il carciofo, spezie e aromi come curcuma, anice, cumino e aglio (se riuscite a mangiarne uno spicchio al giorno tanto meglio, io proprio non ce la faccio!).
    Se poi volete continuare a non avere ricadute cercate sempre di limitare gli alimenti no, a favore di quelli sì.

  2. Igiene: usate in generale un detergente per l'igiene intima che sia a ph acido (quello neutro va bene per bambine e donne in menopausa), durante un attacco di candida pensate però a fare degli sciacqui con acqua e bicarbonato che non solo dona sollievo immediato, ma alza moltissimo il ph vaginale rendendo l'ambiente ostile per la candida che quindi regredirà. Non abusare però di questa metodologia, in quanto si rischiano altre infezioni alterando il ph naturale delle mucose.
    Come "crema" potete utilizzare lo yogurt bianco naturale da spalmare all'estero e all'interno della vagina che aiuterà a ristabilire la flora intestinale e che combatterà i miceti della candida. Anche mangiarlo ovviamente aiuta ;)

  3. Abbigliamento: la candida predilige un ambiente umido, quindi tutti quegli indumenti che lo mantengono, come pantaloni stretti, slip sintetici, collant, costumi da bagno, sono da bandire. Via alle gonne senza le calze, a pantaloni larghi, slip in cotone naturale e possibilmente bianchi...non molto sexy, ma sfido a sentirsi sexy con un attacco di candida!

  4. Stile di vita: e qui per me sono un po' dolori...evitare ambienti promiscui o caldo-umidi quindi addio palestra e piscina (impossibile per me, posso limitarle, ma non eliminarle) almeno durante l'attacco forte, evitare situazioni di stress (ahahahahahaha!!!), limitare l'uso di antibiotici o in generale farmaci che attacchino la flora batterica (qui ci siamo ;P), mantenere uno stile di vita attivo con una dieta sana ed equilibrata (ça depend ;P).

Se poi ci si vuole aiutare con rimedi omeopatici o fitopatici la scelta è piuttosto ampia. Io questa volta ho voluto l'aiuto omeopatico perchè l'attacco è stato proprio forte e mi è stato consigliato Monilia Albicans (5 granuli due volte al giorno); inoltre avendo ancora un po' di tea tree oil, che usavo nel lavaggio dei pannolini lavabili, ne metto qualche goccia nell'acqua e bicarbonato, l'anno scorso con l'attacco più lieve per esempio è bastato solo quello spalmato direttamente sulle mucose infiammate.
Leggendo in giro ho trovato che anche l'olio essenziale di origano e l'olio essenziale di timo rosso possono essere impiegati, così come l'utilizzo di estratto secco dei semi di pompelmo, tintura madre ed estratto secco delle sommità fiorite di verga d'oro, corteccia di pau d'arco, radice di ratania, ma sono tutti rimedi che non ho mai provato personalmente al contrario dei consigli sopra elencati.
Sottolineo che non sono un medico, volevo però darvi un ventaglio di esperienze e qualche consiglio che spero esservi utile. Se avete altri consigli, anedotti, esperienze da darmi in merito a rimedi più o meno naturali contro la candida, sono tutt'orecchi, perchè purtroppo so che questa sarà una battaglia che dovrò affrontare ancora.

martedì 25 novembre 2014

Di truffe e zecche

Weekend intenso, la legge di Murphy ha colpito ancora: tutto quello che può succedere, succederà quando il marito non c'è! Dite che non era proprio così?? Bè però ci sta!!
Iniziamo con sabato mattina, una notte un po' agitata, un risveglio alla solita ora quando speravo almeno in una mezz'oretta in più e il telefono fisso che inizia a squillare...alle 8 di mattina di sabato??? Mi allarmo un po' e corro a rispondere.
Parlano in inglese, che anche me la cavo, però capitemi al mattino, al telefono con le belve che richiamavano colazione e un rumore di sottofondo quasi assordante. Dicono di essere della Microsoft Florida, parlano di gravi problemi al computer, mi chiedono di accendere il computer.
Il primo pensiero è: oddio che abbiamo combinato?? Il secondo è qua c'è qualcosa che non torna e nel frattempo che il mio macinino carica ("eh signora ci sono grossi problemi per quello è lento") mando un sms a mio marito che mi richiama immediatamente.
Anche lui non sa cosa pensare e il dubbio è sempre più grande quando mi dice che in Florida sono le 4 del mattino. Qualche minuto di panico in cui non sappiamo cosa fare finchè mi dice di dargli la mail e farci mandare tutte le istruzioni del caso.
Chiusa la conversazione possiamo rilassarci tutti, bimbi compresi, visto che li ho piazzati davanti a latte e biscotti, quindi iniziamo la ricerca su internet: basta digitare truffa telefonica Microsoft e si avranno svariati siti, vi segnalo questo articolo e sempre dello stesso autore, quest'altro articolo dove potrete anche ascoltare le registrazioni telefoniche. Inoltre andando direttamente sul sito della Microsoft si può leggere (cito):
Microsoft non effettua chiamate non richieste per aiutarti a riparare il tuo computer

Qui se volete leggere direttamente dal loro sito le varie truffe in cui viene utilizzato il loro nome in maniera fraudolenta.

Bene, mi dico che ho dato, che ormai il Navigante sta per tornare, ma invece devo fare ancora i conti con la sfiga che ci vede benissimo e domenica, mentre sono tranquilla e beata al parco con i nani e alcuni amici, con ben 20º gradi e un sole da far invidia alla primavera, me ne aspetta un'altra: faccio vedere alla mia amica la botta che il Vitellino ha preso in testa a casa sua qualche giorno prima e invece della botta trovo...UNA ZECCA!!! O__o Emachecaz...
Quindi prendi il Vitellino, portalo in ospedale, aspetta un'ora (ovviamente vicino all'ora di pranzo che il Vitellino stava per sbranare me e il dottore), sentilo strillare mentre lo teniamo bloccato in tre per togliere l'animalaccio, torna a casa dai miei amici dove ho lasciato la Belva, mangia con loro (che Dio li benedica, perchè se dovevo pure fare da mangiare ero nella m...), riprendi i nani portali a casa, mettili a dormire...e pensa che è domenica pomeriggio e che sei tutto fuorchè riposata e che mancano ancora cinque giorni al rientro del Navigante...
Aiutatemi!

venerdì 21 novembre 2014

L'ingrediente che ci amalgama

E siamo all'ultima settimana da mamma single o vedova bianca o come cavolo volete chiamarmi.
Sono molto molto molto stanca. Anche se i nani sono tutte le mattine all'ecole e alla creche (ho chiesto anche il venerdì per il Vitellino in queste settimane per avere una mattina in più "libera"), io non riesco a tirare il fiato. Le mattine tra il corso di francese e le commissioni in giro, andare a portare e riprendere entrambi i nani sono un delirio. I pomeriggi tra il mettere a posto casa, cucinare per la cena, stare dietro a loro sono estenuanti. Semplicemente non vedo l'ora che arrivi la sera, leggere qualche storia nel lettone e buttarmi a dormire. Alle 21, insieme a loro. Che depressione!
Quando rimango da sola con i nani per giorni tutti i miei limiti di mamma salgono come le bollicine dello champagne. Divento rigida, non riesco a rilassarmi, la mia pazienza è sotto i tacchi, urlo davvero troppo, le mani fremono spesso. Oddio, scrivendolo, mi rendo conto che divento come mia madre! Che effettivamente era come se fosse sola visto l'aiuto nullo di mio padre...
Cerco di essere indulgente con me stessa, cerco di darmi svariati pat pat sulla spalla quando le cose filano più o meno nel verso giusto, cerco di cambiare quello che dentro di me sento sbagliato anche se faccio davvero un'enorme fatica.
Essere soli non è facile. Soprattutto quando il compagno che hai al tuo fianco è davvero parte integrante della tua vita e di quella dei tuoi figli. E per inciso non è facile nemmeno essere senza un papà, lo vedo negli occhi dei miei nani quanto questo periodo sia per loro difficile, soprattutto ora che iniziano a rendersene conto davvero di cosa significhi "papà andrà via qualche giorno per lavoro".
Senza dimenticare che il Navigante, con tutti i difetti di un uomo, è una persona che quando è con noi è solo per noi. E quindi quando non c'è davvero manca qualcosa, la nostra non è più una famiglia vera e propria, facciamo fatica ad amalgamarci perchè l'ingrediente che ci lega armoniosamente non c'è.
Questo ingredienti fa parte della mia vita da nove anni proprio ieri. Ci sono stati momenti in cui la ricetta è impazzita, ma siamo sempre riusciti a salvarla. Ora non riesco proprio a pensarci diversamente se non insieme e ogni secondo di lontananza diventa sempre più pesante, dopo tutto questo tempo dovrei essermi abituata e invece è sempre peggio.
E penso con terrore all'anno nuovo: nella tabella di marcia c'è come l'anno scorso una missione di 4 mesi fuori. Sto ballando la macumba perchè succeda qualcosa che non lo faccia partire, che ne so, la crisi mondiale, che la nave si scasci, che si rompa una gamba...magari quello no, che poi un uomo malato in casa, è peggio di 4 mesi di lontananza! Ma ancora una volta penso che non ce la posso fare, anche se poi dovrò :(

martedì 18 novembre 2014

Un altro passo natural: la coppetta mestruale

Chi mi legge sa che io sono una di quelle mamme un po' natural-fanatiche: un po' di decrescita lì, un po' di pannolini lavabili là, rimedi naturali per i malanni, autoproduzione...insomma non sono proprio perfetta, ma mi dico sempre che se tutti facessero come me il mondo ne gioverebbe alquanto.
In tutto questo però non avevo ancora fatto niente per l'impatto ambientale prodotto dal mio ciclo mestruale, visto che ho continuato ad usare assorbenti usa e getta, anche perchè il mio ciclo è sempre stato ballerino e per 2 anni abbondanti tra gravidanze e allattamento quasi non l'ho avuto.
Poi però il ciclo è ritornato, sempre lasciandomi lunghi periodi a secco (figo! direte voi. Sì, un po' meno quando si cercano figli, dico io) e quindi ho iniziato a pensarci. Lungi dal volere usare quelli lavabili (mi fa un po' senso il sangue), ho cominciato ad usare gli assorbenti usa e getta, ma biodegradabili che tra l'altro qui in Francia hanno prezzi decisamente più abbordabili e si trovano in quasi tutti i supermercati.
Il passo successivo invece è stato la coppetta mestruale. Dapprima ho letto un po' di info sul web, poi finalmente mi sono decisa e l'ho comprata, spinta anche da un prezzo decisamente molto buono (in Italia l'avevo trovata sempre in negozi bio intorno ai 30 euro, la mia invece è costata 10 euro!). Ovviamente è arrivata poco prima rimassi incinta quest'estate e quindi, ben contenta, non l'ho potuto provare.
Poi vabbè chi mi legge sa com'è andata e dopo il raschiamento, il primo ciclo post raschiamento e le sei settimane post intervento in cui consigliano di non utilizzarla, ho potuto aprire la confezione della mia coppetta mestruale, sterilizzarla ed indossarla.
Il primo giorno è stato un po' strano, sono riuscita ad inserirla senza problemi, ma la sentivo spingere sulla parete e ho letto che se è inserita correttamente non dovrebbe sentirsi quasi. Il secondo giorno invece ho avuto qualche perdita e quindi l'ho tolta e messa più volte, ora ho più o meno capito come inserirla nel modo corretto. La cosa che ancora non mi riesce per niente è tirarla fuori senza combinare disastri, per ora quindi la tolgo solo nella doccia così non ho problemi. Stamattina poi sono andata in palestra e non mi ha dato nessun fastidio, nè ho avuto nessuna perdita!
Sono contenta, anche se devo ancora perfezionarmi bene; la consiglio vivamente, ma solo se si ha una buona conoscenza del proprio corpo, altrimenti secondo me diventa davvero difficile.

Qualche info:
- fatta in gomma, latex o silicone è morbida, si adatta perfettamente a tutte le tipologie di donna e fino ad oggi non sono stati registrati casi di sindrome da shock tossico causati dall'utilizzo della coppetta mestruale;
- vi sono generalmente due formati: uno per le donne sopra i 30 anni o che abbiano partorito naturalmente e uno per quelle al di sotto dei 28 anni, è utilizzabile anche da donne vergini;
- ha una durata che varia dai 5 ai 10 anni e già nel giro di quattro cicli si ammortizza il suo costo iniziale;
- con flussi di sangue normali si svuota generalmente ogni 12 ore, la si sciacqua con l'acqua e la si reinserisce;

Per qualsiasi domanda non esitate a chiedermi.

mercoledì 12 novembre 2014

Ecole e dintorni

Questo weekend è stato per noi particolarmente lungo: qui in Francia l'11 è festa nazionale per commemorare l'armistizio della Prima guerra mondiale, quindi lunedì la creche era chiusa, il Navigante non andava a lavoro, quindi anche la Belva è rimasta a casa con noi.
Abbiamo fatto tante cose: siamo stati tanto in famiglia (vuoi il tempo che ci ha rinchiuso in casa, vuoi qualche linea di febbre del Vitellino, vuoi che il Navigante oggi partiva e quindi ce lo siamo goduti fino alla fine), abbiamo avuto amici a pranzo, siamo stati a un mercatino di prodotti alsaziani, siamo stati in piscina e alla fête de la chataigne a Toulon.
Volevo raccontarvi in particolare di venerdì, giorno dedicato all'ecole della Belva. Era il turno della sua classe per la vendita dei gateaux, torte fatte dalle mamme e rivendute all'uscita di scuola; questo accade ogni venerdì, a turni di due classi per volta e con il ricavato della quale alla fine dell'anno si organizzerà qualche uscita tutti insieme. La mattina quindi, insieme al Vitellino, mi sono messa a fare dei semplici muffin con una glassa al cioccolato e qualche decorazione di zucchero, che hanno fatto davvero furore con mamme che li hanno prenotato in anticipo e i bimbi che volevano rubare tutte le decorazioni...alle volte basta così poco per fare una cosa carina che piaccia a tutti :)
Dopo la nostra merenda con i gateaux comprati all'ecole, i nani sono andati con il papà e io sono rimasta per il mio primo consiglio d'istituto. Ammetto che non sapevo bene a cosa andavo incontro e quando mi sono trovata nella mensa a parlare con la direttrice, le maestre, un rappresentante del comune di Toulon, una rappresentante del consiglio nazionale per l'educazione e sei mamme perfettamente francofone (of course) tutti muniti di block-notes e penna (io invece non avevo niente se non il cellulare...of course!) per prendere appunti...mi sono un po' spaventata!
Alla fine me la sono decisamente cavata capendo tutto (almeno in generale, eheh!!), intervenendo, appuntandomi quelle poche cose interessanti sul cellulare...che poi penna + block notes sarebbero stati comunque inutili per due motivi: primo non c'era niente di così fondamentale da dover essere scritto, se non forse i vari appuntamenti dell'anno scolastico, di cui comunque verremo avvisati tramite foglietti nel quaderno apposito; secondo la direttrice, nonchè maestra della Belva, ha voluto la mail di tutte per poter mandare il resoconto scritto dell'intero consiglio. Vedete francesi? Take it easy! ;P
È stato interessante essere presenti, far parte di questo consiglio. È stato stupefacente vedere il rappresentante del comune prendere appunti su appunti, con tanto di sottolineature e frecce sulle cose più importanti (era affianco a me, sbirciavo :D). Mi ha colpito sapere che durante le vacanze d'autunno (le due settimane di vacanza di fine ottobre) il comune ha sostituito un pannello per le comunicazioni, posto all'esterno e bruciato da dei teppisti due giorni prima che la scuola chiudesse, senza che nemmeno la scuola avesse avuto il tempo di farne richiesta. E infine vogliamo parlare delle richieste avanzate da scuola e mamme? Telecamera con chiusura automatica del portone d'ingresso, pulizia del muro da graffiti e pulizia delle strade intorno all'ecole, ripristino del giardiniere con cui si faceva attività e che quest'anno non è stato confermato, tutte comunque prese in considerazione...meditiamo gente, meditiamo...
Insomma la nostra vita francese si intensifica e io sono contenta di poter assorbire tutto quello che posso da questa esperienza. C'è sempre da imparare e c'è sempre da insegnare. Mi stancherò mai della mia expat life?

martedì 4 novembre 2014

L'autunno nel mio cuore

È un periodo un po' così.
Il Navigante è andato via, è ritornato, è in procinto di partire di nuovo. Per il Kuwait, che vabbè ditemi quello che volete, ma in questo particolare momento storico mi fa un po' di apprensione.
Le due settimane con i miei sono state disastrose, non potrei dire altrimenti. Mia madre una continua intromissione in una mia qualsiasi decisione educativa, mio padre peggio di un bambino di due anni egocentrico e capriccioso, i bambini adeguati al mio nervosismo e all'atmosfera che si respirava.
E fuori piove, il caldo ottobre ci ha lasciati, è arrivato prepotente novembre portando l'autunno e l'ora legale (che odio), i pomeriggi cortissimi, le serate interminabili, l'umidità perenne, senza nemmeno darci il tempo di abituarsi.
Sono malinconica e incazzata con il mondo e quando sono così malinconica e incazzata con il mondo penso solo alle cose brutte che mi succedono, alle amiche che fra un po' dovrò salutare, alla mia pancia che ha smesso di crescere, agli anni che avanzano anche se ho appena passato i 30, alla pancia molle post gravidanza che non se ne va via nemmeno se mi ammazzo in palestra.
Palestra che, per inciso, invece di farmi star bene con me stessa, come succede di solito con la scarica di endorfina post attività fisica, in questi momenti mi fa solo ricordare quanto giovane e sportiva fossi, quanti anni spensierati ho passato facendomi pippe mentali per stupidaggini e quanto ormai la mia vita sarà tutto, tranne che spensierata.
Mi sento in colpa durante questi periodi, mi sento in colpa verso il Navigante con cui me la prendo più spesso di quanto meriterebbe, mi sento in colpa verso i nani, crescono sani, forti, intelligenti, sono la mia gioia, ma una gioia offuscata dalla nuvola nera che mi opprime, mi sento in colpa perchè non mi va bene niente. Le piccole cose che rendono la mia vita meravigliosa sono schiacciate da questo macigno nero che grava sul mio umore, sul mio cuore.
So che affrontare la perdita del proprio bimbo/a non è cosa da poco, so che i nodi da sciogliere quando si parla del rapporto con i miei genitori sono tanti, so che le assenze del Navigante sono per me fortemente destabilizzanti, so che tutto questo insieme è tanto, è troppo. Ma so anche che sono fortemente metereopatica e che l'autunno non è decisamente la mia stagione, quindi spero nei raggi del sole, che arrivino, prima o poi, e rischiarino il mio mondo, internamente ed esternamente.
Per dirvi che ci sono, che vorrei scrivere di più, ma che rischio di essere un po' deprimente. Per dirvi che se capita anche a voi, non siete soli, per dirvi che la vita è fatta di alti e bassi ed è giusto che si sappia. Per dirvi che è un periodo un po' così.