venerdì 11 gennaio 2013

Induzione del parto: tecniche farmacologiche.

Sono passati un po' di mesi e, sebbene abbia continuato a scrivere sull'altro blog, questo l'ho lasciato un po' in disparte perchè per aggiornarlo mi ci vuole un po' più di tempo per ricercare le notizie su internet e mettere vicino un articolo utile, di tempo ovviamente con due nani sotto i due anni ce n'è davvero molto poco, ma alla fine eccomi qua.
L'ultimo post, scritto prima del mio secondo parto, parlava delle tecniche non farmacologiche di induzione al parto, tra cui io ho sperimentato lo scollamento delle membrane, poi però tutto è proceduto molto naturalmente fino alla nascita del mio Vitellino.

In questo post parliamo invece delle tecniche farmacologiche, che consistono nell'uso di farmaci a livello topico o sistemico; nell'altro post ho già parlato di quando si deve indurre il parto, quindi passiamo direttamente alle tecniche.
Uno dei metodi più utilizzati, perchè da un rilascio più graduale dei prostaglandine e quindi il travaglio si avvia meno bruscamente, sono le benderelle, fettucce di circa 15 cm da inserire nella vagina tipo assorbente interno e che si possono togliere o mettere a seconda di come si evolve il tutto.
Tecnica invece innovativa, ma in fase sperimentale è quella del palloncino, che viene infilato in vagina fino al collo dell'utero e lì gonfiato di circa 4-5 cm il che porta a una stimolazione meccanica con scollamento delle membrane e quindi produzione locale di prostaglandine, ammorbidimento e accorciamento del collo dell'utero.
Ormai superato invece è l'utilizzo del gel a base di prostaglandine, superato perchè porta a un'ipercontrattilità dell'utero che non si può controllare; stessa cosa vale per la somministrazione di olio di ricino, che sollecitano le contrazioni intestinali e di conseguenza quelle uterine.
Infine, quando ormai il collo dell'utero è morbido e accorciato, ma le contrazioni non partono e quindi il travaglio non si avvia si somministra ossitocina tramite flebo endovenosa. Il metodo è valido, ma bisogna somministrare il minor quantitativo possibile, ma efficace di farmaco perchè l'ossitocina rende il travaglio molto doloroso e porta rischi di emorragia post parto.

Spero di essere stata utile e comunque vi auguro un bellissimo parto naturale ;)

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