giovedì 22 novembre 2012

Me stessa?

Volevo che questo blog fosse un aiuto per ritrovare me stessa e invece mi trovo sempre a parlare dei bimbi o di poco altro. E' che pensandoci di me stessa in questo momento c'è ben poco.
C'è tanto tanto tantissimo di mamma, alle volte anche troppo e quando è troppo, come oggi in cui il Vitellino continua a strillare per le coliche e la Belva non fa altro che strillare per attirare l'attenzione e io non faccio altro che strillare di smetterla, mi sento sopraffare. Dover muoversi sempre in tre, quando va bene in due senza l'aiuto del Navigante è a dir poco stancante; certo ho mia madre, ma ultimamente non fa altro che remare contro pure lei, continuando a sottolineare quello che dovrei fare per evitare che la Belva sia gelosa, quello che dovrei fare per evitare che il Vitellino abbia le coliche, quello che dovrei fare per evitare di essere così stanca.
Poi c'è un po' di moglie, molto poco a dire il vero, probabilmente il minimo indispensabile, un po' per causa mia, un po' per causa dei nani, un po' per causa del Navigante. Se il ruolo di mamma mi inizia a stare stretto, questo mi inizia persino a dare i nervi.
Infine dovrei esserci io, ma mi sono persa in tutto questo marasma e non riesco più a ritrovarmi. Quando poi rileggo i miei post e i vostri commenti vorrei poter dire molto altro e rispondervi, ma spesso non ne ho la forza. E devo dire che i miei post alle volte sono proprio piagosi e forse anche noiosi e ripetitivi.
Devo trovare il tempo, la voglia e la forza di ritrovarmi, di ridere un po' di più, di gioire dei bei momenti e di dimenticare quelli brutti. Solo che è così tremendamente faticoso. E pensare che mi sentivo così anche quando c'era solo la Belva, ora sarebbe un sogno avere solo la Belva o solo il Vitellino a cui badare.
Maledetto baby blues.

8 commenti:

  1. uhmm io non so perchè da quando comunichi ad amici parenti sorelle suocere e mamme di essere incinta tutti e dico tutti si arrecano il diritto di darti consigli che siano opportuni o meno, richiesti o no, e la cosa peggiora una volta nato il pargolo. Nessuno però si limita a darti un abbraccio ecco io mi limiterò a questo ti mando un abbraccio anche se non ti conosco e non mi conosci.

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  2. A volte, per risolvere i problemi, basta lasciar fare al tempo, lui passa e si porta via quello che non va, quello che è superfluo ma che ci portiamo dentro come una zavorra, altre volte il tempo aiuta ma ci dobbiamo mettere un pizzico di noi, di quella voglia di fare, che ci ha portato fin qui, di quell'entusiasmo che spesso dimentichiamo e di un sorriso in più che non guasta mai. Un abbraccio

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  3. Ti abbraccio. Ti capisco . Ti dico che passerà. Sfogati, cerca altre mamme con cui condividere tutto questo. Scrivi e lamentati di tutto e noi ci saremo <3

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  4. e iscriviti a facebook che è più facile comunicare in tempo reale :)

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  5. Prima di tutto non dare peso a ciò che ti dice la mamma o altre persone, solo tu sai cos'è meglio fare con i tuoi bimbi. Io per ora ne ho solo uno e in questi 2 anni, facendo di testa nostra, siamo soddisfatti del risultato e mi arrabbio se quando lo lascio ai nonni, loro non seguono le mie direttive! Io subito dopo il parto sono entrata in depressione e ho passato un mese infernale in cui quasi non riuscivo a rivolgere la parola a mio marito perchè lui non capiva il mio stato d'animo (veramente non mi capivo neppure da sola...), però passato quel momento ci siamo ritrovati prima di tutto come coppia e poi come genitori. Cerca di prenderti un pochino di tempo per te stessa, lascia almeno un'ora a settimana i bimbi a tua mamma o ad altre persone e goditi quell'ora senza pensare a nulla se non a te stessa. Un bacione

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  6. Grazie a tutte. Oggi se è possibile è andata anche peggio e forse ora che ho toccato il fondo possa ricominciare a salire. Speriamo di non cominciare a scavare...

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I commenti sono graditissimi, se firmati ancora di più!