giovedì 27 settembre 2012

E finalmente...

...a 41+2 settimane di gravidanza, dopo un aiutino (scollamento delle membrane) non indifferente un paio di giorni prima, è venuto al mondo il mio Vitellino di 4450 grammi e 54 centimetri!
Parto naturale proprio come l'ho sempre desiderato, breve ma intenso e poi questo saccottino tutto nudo e sporco sulla mia pancia, il Navigante al mio lato e la Belva che dormiva beata lì con noi sul passeggino.
Lo guardo e lo amo ogni giorno di più e mi godo tutti quei momenti che la paura e l'inesperienza mi avevano fatto perdere con la Belva.
Ed ora inizia il bello...

sabato 22 settembre 2012

Induzione del parto: tecniche non farmacologiche.

Visto che ormai sono abbondantemente oltre al termine, parliamo un po' di induzione del parto. Ci sono casi in cui è necessario infatti indurre il parto e sono:
  • Gestazione post termine: calcolata non a 40 settimane, ma ben 10 giorni dopo, questo perchè la placenta inizia ad invecchiare e non si può sapere se il bimbo è in grado di nutrirsi adeguatamente e quindi si procede all'induzione per evitare eventuali sofferenze fetali.
  • Rottura spontanea delle acque a termine, ma travaglio non avviato dopo 12-18 ore: in questo caso si effettua l'induzione perchè non viene più garantita la sterilità dell'ambiente uterino e potrebbe esserci rischio di infezione.
  • Patologie quali ipertensione, diabete gestazionale, ritardo di crescita: possono rendere necessaria l'induzione, ma è da valutare caso per caso. 
Prima delle tecniche farmacologiche, ci sono altri due metodi utilizzati per favorire l'inizio delle contrazioni, il primo è quello che mi è stato praticato all'ultimo controllo post termine che ho effettuato a 41 settimane esatte, ossia lo scollamento delle membrane, che consiste si scollare meccanicamente le membrane amniocoriali del sacco dalla superficie interna del collo dell'utero.
Viene eseguita inserendo il dito nella cervice uterina e creando meccanicamente lo spazio tra il tessuto uterino e il sacco amniotico, in modo tale da stimolare attivamente le contrazioni e stimolare la produzione di prostaglandine, ormone che è utile ad innescare o accellerare il travaglio.
Questa manovra viene eseguita solo se il collo dell'utero è morbido e pervio al dito, altrimenti difficilmente risulta utile.

Altro metodo è l'amnioressi, ossia la rottura manuale del sacco amniotico, sempre per sollecitare la produzione di prostaglandine. Non deve mai essere eseguita come punto di partenza per iniziare il travaglio, ma sempre in abbinamento ad altre tecniche, perchè senza liquido amniotico aumenta il rischio di anomalie cardiache del feto e la difficoltà dello stesso ad inserirsi nel canale del parto.
Normalmente viene praticata se non è già avvenuta quando si è a 7/8 cm di dilatazione o anche per accellerare i tempi del travaglio già a 4 cm di dilatazione. Viene utilizzato uno strumento specifico chiamato amniotomo ed è una manovra indolore in quanto il sacco amniotico non ha terminazioni nervose.
Dopo la rottura del sacco però le contrazioni diventano più frequenti e dolorose in quanto la testa del piccolo preme direttamente sulle terminazioni nervose dell'utero senza il cuscinetto dell'acqua a protezione, che quindi porta a un maggior afflusso di ossitocina e quindi intensificazioni delle contrazioni.
Non è una manovra che dovrebbe essere eseguita come prassi, secondo le indicazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), come si legge nelle linee guida per il travaglio ed il parto:
La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e, se richiesto, si raccomanda solo in uno stadio avanzato del travaglio

La prossima volta invece parleremo delle tecniche farmacologiche, che spero vivamente di non dover sperimentare di persona!

lunedì 17 settembre 2012

Settembre

Io non ho bimbi da mandare a scuola, non lavoro, non ho scadenze, ma settembre per me è sempre l'inizio dell'anno dopo la parentesi delle vacanze estive. Vacanze non considerate come viaggio, ma come sorta di limbo prima di ricominciare la routine, in quanto nel periodo estivo il Navigante ha un orario che gli permette di stare a casa nel pomeriggio e questo rende tutto molto più semplice: più gite, più momenti da passare insieme, più mare (che tanto ci abitiamo sempre vicino), come in un'eterna vacanza appunto. Inoltre se dobbiamo traslocare lo facciamo sempre in questo periodo quindi significa anche ricominciare di nuovo tutto; quest'anno per lo meno siamo rimasti nella stessa città, ma sempre un trasloco (da una casa a un'altra) c'è toccato.
Stavolta pensavo di "cominciare l'anno" in quattro. E invece, ovviamente come si deduce dall'ultimo post, siamo ancora in 3+pancione e questa cosa davvero mi spaventava da morire, perchè significa stare sola praticamente tutto il giorno con la Belva che richiede sempre più attenzioni e presenza fisica (anche nel gioco) e io sono davvero agli sgoccioli come pazienza e prestanza.
Inoltre stiamo uscendo da un periodaccio di grandi cambiamenti e destabilizzazioni per noi tutti, ma in particolare per lei: cambio casa, malattie varie, due settimane senza papà...insomma era davvero ingestibile in queste ultime settimane e già mi venivano i capelli dritti a pensare di dover cercare di gestirla io tutto il santo giorno.
E invece...
Sarà il primo giorno. sarà il bisogno di stare solo con me, sarà che sarà, ma oggi sembra essere andato tutto liscio come l'olio, anche se sto provando a farla dormire nel primo pomeriggio, anticipando un pochino il prnazo, e non la mattina come lei vorrebbe. Abbiamo avuto qualche momento di defiance, qualche piccola crisi isterica perchè era molto stanca poco prima di mangiare e subito dopo, ma decisamente prevedibili e gestibili...bè quasi, la mia pazienza è davvero ai limiti della sopportazione di tutto, ma questa è un'altra storia.
Alla fine tutte le mie paure di questo nuovo "inizio anno" si sono magicamente dissolte, mi sono molto rilassata e mi godo la mia casetta e la mia Belva, noi due sole ancora per quel poco tempo che ci resta.
E poi si troveranno altri ritmi, altri momenti, altri nervosismi, altre gioie, ma per ora continuiamo con gli stessi dell' "anno scorso", ossia di prima dell'estate ;)
Mai fasciarsi la testa prima, me lo ripeto sempre, eppure non me lo ricordo mai nel momento del bisogno!

sabato 15 settembre 2012

Oltre

Anche stavolta sono scaduta, sono andata oltre, ho passato la data presunta...ditelo un po' come vi pare, comunque il succo è quello, alla faccia di tutti i medici che non hanno fatto altro che tirare fuori la storia del parto prematuro.
Echepaiodipalle!
Scusatemelo, ma davvero sono esasperata! Esasperata perché prima avevo il terrore che nascesse troppo presto, poi che nascesse quando non c'era il Navigante, ora che invece nasca con l'induzione o peggio con il cesareo :(
So che ormai è una questione di giorni (anche perché sennò lo sfratto esecutivo non glielo toglie nessuno), ma questi giorni diventano ogni volta più lunghi, il Navigante da lunedì riprende l'orario invernale e io devo farmi forza per riuscire a stare dietro alla Belva tutta sola fino alle cinque di sera. E se non è facile normalmente. con un pancione di quasi 10 mesi (solo a dirlo mi viene un coccolone! O.o ) sarà impossibile, già lo so!
Sono davvero sconfortata e se fino ad ora ero relativamente tranquilla, ora ogni minuto diventa un'agonia, soprattutto da quando i prodromi hanno deciso di cessare. Sì, perché fino a che non c'era il Navigante a casa ero piena di sintomi, con contrazioni anche molto forti (una sera erano ogni cinque minuti ed ero quasi pronta a partire), ora che invece è qua tutto tace o per lo meno sono molto meno forti e frequenti.
E non ditemi di camminare, che non sto praticamente facendo altro! L'altro giorno si era pure rotto l'ascensore e mi sono fatta due piani di scale con il passeggino!
Vabbè, mi consolo pensando che dentro di me i miei cuccioli ci devono stare proprio bene (anche la Belva è nata a 41 settimane), forse tanto male non devo essere, no?!

mercoledì 12 settembre 2012

Come continua il mio percorso di decrescita

Aggiornamento per quanto riguarda la mia lenta decrescita:
  1. Il mio orto sul balcone va alla grande: ho già fatto diverse insalate mettendoci la mia rucola, che tra l'altro ha pure fatto i fiori :) La lattuga poi sta diventando enorme e il cambio casa ha fatto bene anche al basilico: quello nuovo è una foresta e quello che avevo prima è magicamente rinato!! La Belva adora la menta, che però sta tentando di buttare le sue radici anche nei vasi delle piantine aromatiche che sono vicino O.o
  2. Ormai ho fatto praticamente tutto il cambio dei detersivi e detergenti in casa, passando a quelli "ecobio": a parte infatti le ultime scorte di quelli vecchi, ho solo quelli della Viviverde coop, quelli della Winny's e l'alcool.
  3. Sto ritornando a una dieta più "seria", l'estate e il pancione mi avevano depistato dalla retta via, ma ora sono di nuovo piramide-alimentare addicted con un super occhio agli scarti: ho fatto una frittata con la cima delle mie carote (che però non ho ancora raccolto), sto tenendo in freezer le croste del Parmigiano per un piatto invernale da leccarsi i baffi e ho provato un tabulè con il pane vecchio da fine del mondo.
Passi successivi sono l'acquisto di una pentola a pressione (dimezza tempi e costi per svariate operazioni in cucina, tra cui la preparazione delle zuppe che qui in inverno vanno alla grandissima), lo yogurt fatto in casa (sto aspettando che la mia amica che lo sta già facendo mi dia il vasettino per cominciare) e l'utilizzo della centrifuga sia per il succo che per i relativi scarti.
Nota di demerito: il freezer è pieno di pietanze pronte, solo pasta ripiena e piatti fatti da me per carità (non pensate a cose tipo 4 salti in padella! Orrore!), ho dovuto fare un po' di scorta per quando mi ritroverò sola con due nani e avrò pochissimo tempo per cucinare.

domenica 9 settembre 2012

Io vorrei...non vorrei...

Vorrei avere la pazienza infinita di sopportare le giornate come quella di ieri.
Vorrei sapere apprezzare ogni secondo della mia giornata i doni che il cielo mi ha mandato.
Vorrei non sprecare nemmeno un momento di tutti quelli che passaremo insieme.
Vorrei poterti dare tutto le attenzioni che ti meriti senza mettere davanti altre cose.
Vorrei essere sempre fresca e riposata per non farmi pesare tutto come fosse un macigno.
Vorrei regalarti sempre momenti di gioia, serenità e spensieratezza.

...ma sono umana e quindi sono stanca più volte di quante non vorrei, sono nervosa più tempo di quanto dovrei, sono irritata e impaziente anche quando non c'è niente di cui irritarsi e spazientirsi. Aggiungiamo le incombenze quotidiana, l'educazione che voglio darti, i principi che mi sono incollata addosso e che non sempre la mia flessibilità mi permette di non vedere, la vita che mi propina sempre sorprese ovviamente il più delle volte amare, la tensione per non riuscire a organizzare nemmeno una mattina, figurarsi una settimana.
Forse basterebbe sedermi e respirare, forse basterebbe guardare la vita da un'altra prospettiva, forse basterebbe un abbraccio in più, sia dato che ricevuto,  forse basterebbe vivere il momento e non pensare sempre al futuro.
Perfetti non si può certo diventare, ma si può sempre anelare a qualcosa di vicino alla perfezione, questo mi insegnavano quando ero un'atleta agonista. Ma anche semplicemente volersi bene, accettare i propri limiti e andare avanti cercando di migliorarne anche solo uno potrebbe essere un passo avanti.

Pensieri sparsi dopo 15 giorni di tensione, una giornata di sclero totale, una notte di doglie ogni cinque minuti per due ore poi cadute nel nulla...abbiamo toccato il fondo, ma da stamattina abbiamo ricomiciato a risalire :)

mercoledì 5 settembre 2012

Ultimi giorni

La Belva pare che nelle ultime settimane sia stata morsa da una tarantola. Tra febbre che continua a ricomparire a spot, denti (stanno spuntando un canino e un premolare superiore), nonna viziatrice venuta a darmi una mano (ma mi chiedo se il detto "meglio soli che mal accompagnati" non sia effettivamente vero), papà assente (e speriamo che torni prima dell'arrivo di Birbaz), cambio di routine (quella estiva lascia spazio a quella autunnale) non so cosa la rende così, sta di fatto che è un continuo piagnucoloio, un continuo voler fare esattamente quello per cui le si dice di no, un continuo richiedere costante presenza. La bimba che passa la mattinata a giocare sola mentre io mi rilasso al computer o faccio qualche lavoretto sembra svanita nel nulla e nessuno me la vuole riportare.
In compenso la sua mamma è stanca morta, ancora meno - se umanamente possibile - paziente, sempre più balenottera e l'unico pensiero fisso che ha va a quei medici che mi hanno messo in paranoia per l'eventuale parto prematuro che mi aspettava.
Da un lato come tutte le prossime partorienti, non vedo l'ora di sfornare questa enorme pagnotta che mi sta riducendo la pancia a un ritrovo di smagliature, dall'altra ho il terrore possa succedere senza Navigante al fianco e magari di notte, con la Belva che dorme e non poterla lasciare a nessuno, se non portarla in ospedale con noi.
E poi? Me lo chiedo continuamente: cosa succederà una volta sfornato e a casa con due bambini così piccoli? Come sarà la mia vita in capo a un mese? Sarò ancora sana di mente o mi sarò giá buttata dalla finestra per la disperazione? Se non reggo adesso con pancia e bimba, mica sono tanto sicura di reggere dopo...E la mia Belva come reagirà?
Insomma questi ultimi giorni sono un pochino stressanti e forse è normale, non metto in dubbio, voi però capitemi se scrivo poco e magari sconnesso, pensatemi come a uno zombie che si alza al mattino sognando solo di poter ritornare nel letto la sera, seppur riesca a dormire egregiamente vista la situazione!