sabato 30 giugno 2012

Le lotte in vacanza

Sono una pazza, lo so. Sono in vacanza eppure sono al computer ad aggiornare il blog. Ma che ci volete fare? La Belva dorme, il Navigante pure...il mio relax invece è il computer e quindi eccomi qua!
Le vacanze in tre sono decisamente diverse, non migliori, non peggiori, ma diverse. Da un lato ammetto che mi manca la libertà di starmene tutto il giorno ad arrostire sotto al sole con un buon libro e di fare tardi la sera, oppure di girovagare fino allo sfinimento per conoscere posti nuovi, mangiando un mezzo panino in due per pranzo e concedendosi delle luculliane cene alle ore più impensabili. Bei tempi...
Non faccio l'ipocrita dicendo che mia figlia mi da tanto altro perché parliamoci chiaro: con bimbi così piccoli la vacanza è tutto fuorché quello che era prima di loro. La vacanza ora è doversi comunque alzare alle 7 di mattina e iniziare la lotta, perché finire la giornata altro non è che un lotta continua su tutto. Della serie "hai voluto sballonarmi tutti i ritmi?! E mò te la faccio vedere io..."
Perché la Belva è vivace e curiosa e non si spegnerebbe mai, innanzitutto, quindi per farla addormentare bisogna farsi il segno della croce e ascoltare anche mezz'ora di pianti e strilli, per poi vederla crollare miseramente per ore e ore, a ricaricare le pile prima di ricominciare,
Poi mangiare diventa un passatempo tra una nuova scoperta e l'altra, quindi non si riesce a capire se ha fame, se non ha fame, se vorrà ancora più tardi, se invece starà apposto così fino al pasto successivo. Che per noi è tutta una novità, visto che normalmente la Belva è famelica e guai a non nutrirla a sufficienza.
La conquista degli spazi è inoltre diventato il passatempo preferito e quindi via a gattonare e strisciare per tutto il circondario, non che io sia una mamma apprensiva per i germi o che stia particolarmente attenta a non farla sporcare, anzi, solo che non ho materialmente abbastanza vestiti per due settimane fuori se continuiamo di questo passo! Se va bene si muove appoggiata a una sedia, con il pericolo di travolgere qualcuno o ribaltarsi lei con la sedia.
Unico punto fermo (e so che potrà sembrare un controsenso) in tutto ciò: la sua inarrestabile energia e voglia di muoversi. E se si può chiamare punto fermo questo...

Ve l'ho detto che probabilmente mi sono presa un virus intestinale?
E poi non venitemi a dire che sono una madre degenere se sogno i nostri romantici viaggi pre Belva...

lunedì 25 giugno 2012

Vacanze e traslochi

Oggi è nuvoloso quindi niente mare nel pomeriggio, ne approfittiamo per fare un po' di pacchi e le valigie, Sì, perchè giovedì si parte, destinazione arcipelago de La Maddalena!
Quest'anno abbiamo deciso in qualcosa di più "consono" a una mamma panciuta con Belva di un anno al seguito, piuttosto che le nostre solite sfacchinate in giro per il mondo. E non abbiamo nemmeno organizzato queste due settimane, probabilmente perché alla fine non faremo grandi cose, se non mare e mare e mare. E anche magari un po' di tranquillo mare ;)
Un po' mi spiace, perché come sempre sento il bisogno di partire e scoprire posti nuovi e lontani, ma dall'altro so che non mi godrei la vacanza e poi sono contenta di ritornare in un posto dove quasi 10 anni fa ho dato una svolta alla mia vita. E' una lunga storia, prima o poi la racconterò.
Quindi oggi pomeriggio prevedo armadi e cassetti aperti, Belva che cerca di tirare fuori tutti i vestiti, Navigante che mi guarda impacciato senza sapere bene dove mettere mano e la mia testa che lavora incessantemente per organizzare al meglio ogni minimo spazio disponibile.
Andiamo in macchina quindi non ci sono grossi problemi, ma vorrei evitare di portarmi chili di cose inutili, come dice il Navigante sono un'ottimizzatrice e anche in questo caso non mi smentisco. Solo che da quando è arrivata la Belva ottimizzare è davvero diventata una sfida: praticamente non c'è niente che posso concedermi il lusso di lasciare a casa. E fortuna che i suoi vestiti sono piccoli e tappano i buchi! Il problema più grosso sono i giochi e il beauty case; anche con quest'ultimo però posso dirmi fortunata perché con lei uso solo olio di mandorle e amido, ma se mentre per lavarla anche la semplice acqua può andar bene, non ho altra soluzione che portarmi dietro il boccione da un litro di olio di mandorle che ho sempre il terrore si rovesci anche perché poi, tra l'altro, lo uso anche io per oliarmi la panza.
E in tutto questo aggiungete qualche pacco da fare, perché mica posso arrivare a fare tutto ad agosto, che già ora con sta panza è un casino! Quindi pensa a quanto tempo mi rimane da passare in questa casa, pensa a quante cose possono servire, pensa a quante lavatrici posso organizzarmi e fare per non tenere troppi cambi (grazie a Dio almeno fa caldo e le cose si asciugano in fretta), pensa ai vestiti che mi stanno da panzuta e a quelli che posso eliminare.
Ma il grosso in realtà è la cucina: lì non metterei mai via niente fino all'ultimo nanosecondo, che non si sa mai che mi venga lo sghiribizzo di fare quella o quell'altra pietanza e che mi serva giusto quell'aggeggio che ho infilato e chiuso nelle casse proprio ieri.
Sono stanca già adesso :((

sabato 23 giugno 2012

Lunghi inattesi attimi di pace

La Belva dorme da due ore e mezza. E stamattina si è svegliata alle 7.30 ben 45 minuti più tardi rispetto al solito. No, non l'ho passata sul gas, semplicemente è venuta un po' di arietta fresca che, unita a un paio di intensi giorni al mare, deve averla seccata alla grande!
Così mi ritrovo qua a cazzeggiare, perché io non riesco a dormire durante il giorno, quindi siccome per me non vale il "dormi quando dorme lei", mi metto sul computer e così mi rilasso. In queste due ore e mezza ho inserito ben tre post e controllato tutti i forum a cui sono iscritta (ebbene sì sono una web-dipendente).
Quello che mi fa girare, è che oggi è sabato e il Navigante doveva essere a casa e quindi potevamo fare un po' di cose (che mica dobbiamo traslocare a breve e quindi non abbiamo mica da fare milioni di pacchi che poi come al solito farò io, noooo!!), invece è a lavoro e quindi sono pure a pranzo sola! Mi consola che da giovedì prossimo è in ferie e ce ne andiamo un paio di settimane in Sardegna e poi uniamo un fine settimana in Austria con mia sorella, mio cognato e la nipotina.
Però questo silenzio, questo venticello che ha spazzato ogni residuo di afa e mi da sollievo sulle gambe che iniziano a diventare come due cotechini, gli uccellini che cantano e il sedere che ormai ha preso la forma del cuscino...devo dire che in fondo non mi dispiacciono per niente! Adoro la mia Belva, ma è davvero un terremoto e questi attimi di pace mi aiutano ad arrivare a fine giornata e ad apprezzare di più i momenti in cui sto con lei. E mi fanno riposare, che con una panza da 7 mesi, ma che sembra di 9, non è cosa da poco.
Non è da molto che mi fa questi lunghi sonnellini si nota?! Prima faceva tanti mini riposini lungo la giornata, ma non facevo in tempo a sedermi, a disintonizzare il cervello che lei era già con gli occhi aperti.
Ci stiamo avvicinando alle tre ore...ma secondo voi mi devo preoccupare o semplicemente godermi il momento? Spè che vado a vedere se respira...

Rimedi naturali contro le zanzare

E' arrivato il caldo e con lui ha portato un esercito di affamatissime zanzare che nei primi due giorni ci hanno letteralmente massacrato, in particolare alla piccola.
Appena avuto occasione (perchè ovviamente sono arrivate tra sabato e domenica quindi abbiamo dovuto aspettare lunedì per andare a comprare qualcosa) ci siamo premuniti e abbiamo fatto incetta di un po' di tutto. L'anno scorso usavamo il solito metodo chimico, ma questa volta volevo cercare qualcosa che non ci intossicasse troppo e mi sono data al natural.
Ovviamente passo numero uno sono state le zanzariere alle finestre, sono ancora in fase di sistemazione causa intoppi, quali scollamento perpetuo dell'angolo della finestra del bagno (prossimo passo sarà l'utilizzo dell'Attak poi vediamo chi la vince) e zanzariera della porta finestra tagliata male, quindi siamo dovuti andare a comprarne un'altra da mettere in centro per coprire il "buco"  (per uscire in terrazzo ora dobbiamo trovare la strada in un labirinto di zanzariere!).
Passo numero due è stato l'acquisto di quegli aggeggi con la lucina blu (ma come si chiamano?!), che dovrebbero attirare le fameliche e zottarle, lo so non è molto natural, ma diciamo che le zanzare fanno parte di una categoria che va al di fuori di ogni categoria, una specie di eccezione alla regola, rispetto a tutto il regno animale. Il problema è che la lucina blu attira di tutto e fintanto che le zanzariere non sono state messe bene ci siamo ritrovati in casa con un esercito di falene&simili che porelle finivano tutte zottate, mentre in camera mia continuano a ronzare indisturbate le zanzare!
Infine nel negozio biologico vicino casa ho trovato diverse cosucce interessanti: della marca Ecoziz ho acquistato due diffusore per ambienti e uno spray, che posso utilizzare anche sulla Belva. Hanno un gradevole odore di citronella, ma non sono potentissimi (o forse sono le zanzare che sono particolarmente fameliche quest'anno). In aggiunta ho preso uno stick da utilizzare sulla puntura, è lenitivo, in quanto toglie il prurito, e disinfiamma leggermente. E ultimo, ma sicuramente il miglior prodotto, l'olio di Neem, ok l'odore è a dir poco nauseabondo, ma è l'unica cosa che protegge la Belva per tutta la notte; viso e mani (le uniche parti scoperte perché le sto tenendo un pigiamino lungo, ma leggero per proteggerla) erano ridotte malissimo, la gente mi chiedeva in continuazione se aveva un'irritazione o addirittura la sesta malattia! L'hanno punta persino su tutte le orecchie! L'olio di Neem invece la sta proteggendo alla grandissima, è innocuo persino sugli occhi ed ha anche potere di cicatrizzazione e disinfiammante sulle punture, che man mano le stanno sparendo.
Sembra che dopo aver speso almeno un centiaio di euro, siamo riusciti ad arginare il problema e senza usare la chimica. Sono contenta!
Se avete qualche altro rimedio naturale, scrivete pure!

giovedì 21 giugno 2012

Estate

E' arrivata l'estate.
Inizio lamentela: fa un caldo assurdo che non si riesce a respirare e come ogni anno mi chiedo perché Dio abbia voluto imbarcare pure una coppia di zanzare su quella benedetta arca. Fine lamentala.
Ora passiamo all'inno all'estate, perché io l'adoro, davvero, non potrei pensare di vivere in un luogo dove faccia sempre freddo, anche se poi mi lamento che ho caldo, non respiro, faccio litri e litri di docce e odio le zanzare.
Adoro i vestiti estivi, le gambe al sole e le tantissime ore di luce, adoro l'odore del mare mescolato alla crema solare (che però non uso :P), adoro la stanchezza dopo una giornata passata a rosolarmi al sole, adoro perdermi nella lettura e poi dovermi assolutamente andare a bagnare prima di svenire letteralmente dal caldo.
E da quest'anno si è aggiunta la Belva: adoro vederla gattonare in giro senza meta precisa, adoro vederla sguazzare nell'acqua e giocare con i giochini e la sabbia; la adoro un po' meno il giorno dopo quando è isterica perché tanto tanto stanca, ma questo è un altro discorso.
Quando comincia il caldo, per me cominciano le vacanze anche se in vacanza non sono: passerei le giornate a mangiare gelati, pizza e schifezze simili, a bermi una birretta col fresco del tardo pomeriggio, perdo qualsiasi minima voglia di tenere in ordine casa e la mia cucina diventa "facile e veloce", mi do allo shopping, cosa che normalmente non faccio, ma non so perché in estate mi riesce così bene. Starei sempre a fare gite, a visitare posti nuovi, a mangiare fuori, con ovvio discapito del portafoglio.
L'estate mi accende, mi rende viva.
In inverno sembra che vada in letargo, ho solo un sprazzo verso Natale che fa brillare in me la luce della bambina che ero e che in fondo non vorrei smettere di essere mai. E forse l'estate mi fa proprio questo effetto: tornare bambina quando con il caldo scomparivano i compiti, le alzate per andare a scuola e gli orari prestabiliti.
Quindi, non so se si era capito, ma io adesso sono in fase up e, meno di casi particolari, potrei durare così fino a settembre, mese in cui, anche se poi continuerà a fare caldo, la mia mente piano piano tornerà alle abitudini invernali. Portafoglio e fegato in primis ringrazieranno. Per ora però beccatemi così!
L'ho già detto che adoro l'estate?

martedì 19 giugno 2012

Parto naturale

Prima non mi ero mai posta il problema, poi sono rimasta incinta e ho scoperto un mondo nuovo, fatto di medici, analisi e chi più ne ha più ne metta. Non mi ponevo il problema nei primi mesi della gravidanza di Serena, era così perché così doveva essere pensavo. Invece no.
Ho fatto il corso preparto in una fantastica struttura, dove speravo di partorire e che invece non ho fatto in tempo a raggiungere (non vi ho mai parlato del mio parto?! Lo farò, perché merita!); lì mi hanno davvero aperto gli occhi su come dovrebbe essere gestita o meglio non gestita una gravidanza dall'inizio alla fine, parto compreso. In sostanza se fisiologici, parto e gravidanza non hanno bisogno di medici o procedure invasive, ma semplicemente di essere vissuti in modo naturale.
La natura non è stupida, mi ripeto sempre, e sì, è vero, fino a poco tempo fa si moriva di parto e ora no, i bambini nati prematuri non avevano speranza di vita e ora no e la medicina ci regala figli che altrimenti non potremmo fare, ma questo non significa che anche chi sta bene, è in salute e ha una gravidanza fisiologica debba essere sotto stretto controllo medico.
Io per esempio sono fermamente convinta che se mi avessero lasciato stare nella posizione in cui volevo stare (in piedi) probabilmente non avrei avuto bisogno dell'episiotomia. Siamo nate per procreare, siamo nate per portare queste vite dentro, per farle nascere e per farle vivere allattando al seno.
La medicina è sicuramente un punto fermo, ma la donna dovrebbe avere il diritto di poter partorire in modo naturale e non ritrovarsi con un cesareo solo perchè più comodo, più veloce o più remunerativo (perché operazione chirurigica).
Trovo snervante in questa seconda gravidanza, cozzare con questa realtà che pare essere tutta italiana, tanto per cambiare. Trovo snervante dover scegliere dove partorire per evitare procedure inutili a me o al mio bambino o semplicemente per poter, durante il travaglio, muovermi come meglio credo, poter mangiare o bere se ho fame, poter spingere come mi sento. Trovo snervante dover trovarmi a discutere con future neo mamme che mi danno della pazza solo perché mi sento libera di vivere come vivevo prima della gravidanza, limitandomi solo se il mio corpo me lo chiede e non solo perché sono incinta, o che giudicano il fatto che abbia avuto una seconda gravidanza così ravvicinata, o che non comprendano come si possa avere un figlio senza spendere patrimoni, usando gli antichissimi pannolini lavabili, senza seguire le tabelle di svezzamento. Trovo snervante che seguire la naturalità della vita sia considerato assurdo oppure peggio ancora una moda del momento.
Trovo assurda la disparità di tagli cesarei nel nostro paese e in relazione al resto d'Europa, trovo assurdo che ci siano delle linee guida e che nessuno si prenda la briga quantomeno di conoscerle, non parliamo poi di chi deliberatamente le critica o va contro ad esse, trovo assurdo dover lottare per qualcosa che dovrebbe essere un diritto, che sia un bicchiere d'acqua durante il travaglio, il supporto del marito durante e dopo il parto (non tutti gli ospedali lo permettono...come 30 anni fa!!) o il mio bimbo in camera con me da subito.

Volevo scrivere un posto meno personale, ma sul web c'è così tanto e così ben spiegato che non ne vale la pena, quindi ho espresso quelle che sono le mie credenze. Vi segnalo però alcuni link davvero interessanti, oltre a quelli già segnalati lungo il post:

giovedì 14 giugno 2012

Giornata così

Giornate come questa mi fanno ricordare perché tenerti in contatto con l'esterno, con il mondo reale, con altri adulti sia l'unico modo per mantenere la sanità mentale dopo la nascita di un figlio.
Un giretto al mercato con un'amica e la sua bimba coetanea della Belva, poi a pranzo a casa sua con il marito. Niente di particolare, qualche chiacchiera, le bimbe che giocano insieme, un paio d'ore fuori casa e fuori dalla solita routine.
Certo la pancia pesa e quindi mi devo far riaccompagnare in macchina, il caldo mi mette ko e la Belva alla fin fine non ha dormito molto durante tutto il giorno, eppure sembriamo tutte e due molto più tranquille e rilassate; o forse io sono più tranquilla e rilassata, il che si rispecchia di riiflesso su di lei.
Stare a casa tutto il giorno tra pannolini, giochi, pentole e computer non mi giova, e nemmeno uscire sola con lei, che sia fare un giretto per prendere un po' di aria o che sia per fare delle commissioni. Ho bisogno di chiacchiere tra adulti, di svagarmi insieme ad altre persone e magari far svagare la Belva, che va bene che i bambini piccoli vogliono sempre la mamma, ma interagire con qualche bambino della sua età non può che farle bene io credo.
Aspettare che il Navigante torni a casa non è sufficiente, tra cena, bagnetto e qualche faccenda da sbrigare, le poche ore tra le 17 e le 22 volano letteralmente e a fine serata abbiamo fatto sì e no una conversazione con più di tre scambi di battute e soprattutto quasi tutte che girano intorno al mondo belvante. E poi mica posso vivere in funzione sua e soprattutto dei suoi orari lavorativi! Ho bisogno di una vita che vada al di là e, anche se questo non è facile traslocando così spesso, devo cercare di mettermelo bene in testa e agire di conseguenza.
Lo devo fare, lo devo per la Belva e per Birbaz perché hanno bisogno di una mamma che non scleri, che abbia una vita al di là di loro e del Navigante, che sorrida perché c'è il sole e perché si è concessa cinque minuti con un'amica.
Oggi è stata una giornata così. Spero ce ne siano tante altre.

martedì 12 giugno 2012

Orzaiolo VS parto

Il Navigante oggi è tornato quasi un'ora prima.
Wow! Stai a vedere che, visto che la mattina arriva almeno un'ora prima, si è deciso finalmente a stare un po' con noi...
No, ha la faccia moribonda e un occhio semichiuso. Un orzaiolo.
Sembra che gli sia passato sopra un tir e la prima cosa che fa è buttarsi sul letto, dicendo che deve stare un po' con gli occhi chiusi "ma non mi addormento". Se, vabbè...
Passa il pomeriggio cercando di stare con la Belva, mentre io preparo una cheesecake dolce, scongelo la zuppa per la cena, lavo almeno due volte i piatti, metto su una lavatrice. Questo ovviamente dopo aver portato la Belva in piscina questa mattina e averla "sopportata" tutta isterica fino alla nanna del pomeriggio, perché non ha voluto dormire subito dopo la piscina. Solitamente crolla, ma oggi non c'è stato proprio verso.
Ogni volta che mi guarda con l'aria da cane bastonato e io alzo gli occhi al cielo, si lamenta che lo tratto male mentre lui sta soffrendo. Arriva persino a dire che quando a metà settembre sarò in preda alle doglie, lui mi dirà "io vado a bermi un caffè".
Capite? Lui ha un orzaiolo e l'ha paragonato al  mio parto!
Posso essere almeno infastidita? No, non posso, perché poi gli uomini pure si arrabbiano se metti in dubbio la loro sofferenza, anzi quando lo riprendo dicendo di non grattarsi l'occhio, mi risponde quasi arrabbiato "ma mi da fastidio!!". Allora gli dico di mettersi una benda, dice che va bene e allora gliela metto (dopo avergli messo anche il collirio, perché il collirio non se lo sa mettere da solo...) e lui mi guarda con l'unico occhio libero e mi dice "è lo stesso", ma mica doveva essere una benda miracolosa! Doveva solo farti tenere l'occhio un po' più riparato! Magari dovevo far finta di mettere la polverina magica...
Poi me lo trovo che si gratta da sotto la benda quando io non guardo...oddio ecco perché non mi è cambiata molto la vita da quando è nata Serena: un bimbo in casa ce l'avevo già!!
E allora cosa fare? Lo guardo alzando gli occhi al cielo ancora una volta e già pregusto questo post, penso a mogli che lo leggono con aria affranta di comprensione, a mariti irritati per il mio cinismo, ma soprattutto a me che forse rileggendo queste due righe mi farò una bella risata! Forse...

domenica 10 giugno 2012

Casa dolce casa

Tornare a casa propria dopo un mese e mezzo a casa dei tuoi non ha prezzo!
No, non è lo slogan di una pubblicità, è proprio vita reale. O meglio è la mia vita. Perchè io voglio tanto bene alla mia famiglia, ma non siamo proprio adatti per convivere, non lo eravamo quando ero un'adolescente, figurarsi adesso che sono indipendente e vivo lontana da quasi 10 anni. Ma quando il Navigante parte per lunghi periodi non me la sento di stare sola con Belva e Birbaz in panza, proprio no, quindi mi trasferisco dai miei e torno a fare per un po' di tempo l'adolescente.
Quindi rientrare nella mia asfissiante, piena di polvere, piccola casa ha sempre un non so che di rilassante. Ammucchiare panni da lavare, rimettere in ordine le valigie, disinfestare il bagno e aprire un frigo desolante è quasi commovente.
Sì, perché tanti piccoli dettagli del quotidiano poi sfuggono, diventano scontati e solo ritrovarli dopo un po' di tempo ti fanno ricordare quanto è bello inventarsi una cena con quelle quattro cose che si hanno in frigo, quanto è buono il profumo del tuo bucato, quanto è confortante riavere tutte le tue cianfrusaglie a portata di mano.
E questo accade anche se in fondo la casa dove vivi sarà tua solo per qualche mese ancora, non è quella dei tuoi sogni, nè ci si avvicina granché. Ma è il tuo posto, dove coltivi l'amore per tuo marito e per i tuoi figli, dove ti senti libera di vivere come più ti va, senza costrizioni, se non quelle che stupidamente ogni essere umano tende a crearsi per chissà quale ragione.
Ora, parliamoci chiaramente, se mi guardo intorno quello che vedo è una casa che non è per niente pulita e che non lo sarà mai per davvero (troppe persone che ci hanno abitato e che ci abiteranno, troppi mobili di almeno 40 anni, troppa la mia panza per permettermi grandi pulizie...), con tante scatole ammassate una sull'altra perché io quando faccio il cambio di stagione rimetto tutto nelle scatole, visto che è sempre imminente un trasloco, e poco spazio dove poter far strisciare la mia Belva. Intorno c'è un piccolo pezzetto di giardino incolto e nel balcone ci sta a malapena lo stendino, figurarsi un tavolo per mangiare all'aperto nelle belle giornate come facevo dai miei.
Ma tornare a casa dopo un mese e mezzo mi fa vedere tutto con un'altra prospettiva, una prospettiva che dovrei tenere sempre, mi dico, ma che so per certo che dopo una settimana sarà decisamente dimenticata. Non che voglia tornare dai miei, ma sicuramente non riuscirò più a guardare ogni angolo con questi occhi sognanti e a fare i lavori di casa con questa andazzo molto zen.
Ho imparato: mi godo questi attimi di pace interiore, cercando di renderli più duraturi possibile e poi niente, si va avanti come al solito, tanto prima o poi il Navigante riparte, io torno dai miei e poi ritorneremo qui, riappropriandoci a poco a poco dei nostri spazi, quelli che fra un po' ci risulteranno scontati o addirittura stretti.

mercoledì 6 giugno 2012

Sono incinta...davvero!

Ieri mi sono accorta di essere incinta.
E alla buon'ora, dirà qualcuno.
Eh sì perché fino adesso non è che avevo preso molta coscienza della cosa, posto che ho sofferto pochissimo di nausea nel primo trimestre (la mia persecuzione con la prima gravidanza) e che, iniziato il secondo trimestre, l'unico fastidio è stato il non poter allattare più nella posizione classica (sì, allatto ancora...), ma dovermi ingegnare distesa o tenendo la Belva a cavalcioni sulla gamba.
Invece ieri sono stata fuori tutto il giorno tra dentista, spesa, un paio di commissioni e una passeggiatina familiare, e quando sono rientrata a casa avevo nell'ordine: la pancia che mi pesava manco avessi un macigno dentro, le gambe doloranti e gonfie preludio di un'estate da panico, dolori alle zone basse come se un macigno ci fosse appoggiato sopra. Mi sono seduta e avrei voluto addormentarmi lì, senza nemmeno togliermi le scarpe...no anzi quelle sì che avevo i piedi che bollivano.
L'afa e il caldo non aiutano. Un/una Birbaz che cresce nella pancia neanche.
E mi sono ricordata che sto per entrare nel terzo trimestre, quello che per la scorsa gravidanza è stato davvero il peggiore di tutti, soprattutto a causa del caldo...e pensare che ne ho fatto solo metà in estate, mentre questo me lo ciuccio tutto tutto con il caldo estivo!
Ma non fasciamoci la testa, altrimenti se già così è lunga, poi la faccio diventare eterna. E non venitemi a parlare di gioie della gravidanza per piacere! Di figli se potessi ne farei davvero a secchiate, ma l'idea di ripassare ogni volta per questi nove infiniti mesi, annienta ogni mia velleità riproduttiva. Bè certo anche due nani con 14 mesi di distanza uno dall'altro non credo siano il pepe per la coppia...
Ma di questo ne parlerò in un secondo momento, devo raccogliere le idee ;)

lunedì 4 giugno 2012

Natura contorta

Oggi ho passato un paio d'ore all'ospedale per fare la schifosissima curva glicemica (leggi 3 analisi del sangue con omaggio di bibitone di acqua e glucosio...uno degli spassi da gravidanza!), ero sola, fuori dal mondo e della realtà, anche se circondata da molte persone. Forse per la prima volta in 10 mesi ero davvero sola con me stessa. Io e il mio libro di Paulo Coelho che con la Belva urlante nei paraggi non sono mai riuscita ad affrontare perché leggerlo a frammenti diventa impossibile e non ci si capisce niente. Ne ho letto quasi metà, fermandomi ogni tanto perché non sono più abituata a tenere per così tanto tempo la concentrazione. Sicuramente era però la prima volta che la Belva si alzava senza di me e non mi trovava in giro per casa; ovviamente lei è stata tranquilla con il suo papà, io invece l'ho pensata per tutto il tempo e - cavoli, ma com'è possibile? - mi mancava un casino!
Questi sono i momenti in cui sono più contenta di non dover tornare a lavorare. Sì, esatto, invece che gioire della mia "libertà" momentanea, mi ritrova a ringraziare di poter stare con lei 24 ore al giorno.
La natura umana è proprio strana a volte, o forse semplicemente è la mia natura ad essere strana a volte. Comunque sta di fatto che quando l'ho rivista me la sono spupazzata per mezz'ora e anche il cambio pannolino è stato un momento speciale e non la solita routine. Questo è amore vero!

domenica 3 giugno 2012

Mia figlia ce l'ha con me!

Due piccole chicche.

Venerdì è arrivato il Navigante quindi tutta contenta me ne sono andata a dormire sola in cameretta, smollandogli la Belva e pregustando una lunga notte senza strilli, visto le tragiche ultime settimane.
Mi sono svegliata 2 volte per pipì causata da Birbaz che saltava allegramente sulla mia vescica per poi alle 6.30 avere già gli occhi sbarrati e non c'è stato verso di tornare a dormire.
La Belva invece si è svegliata solo una volta durante la notte e si è alzata definitivamente alle 7.15 ://

Ieri abbiamo deciso di andare senza la Belva al cinema nel pomeriggio e poi abbiamo tentato quello che io ritenevo impossibile, dopo aver finalmente trovato una routine decente per la nanna, che però comprendeva anche la mia tetta: una pizza con mia sorella e mio cognato, lasciando la Belva a mia madre.
Per addormentarsi si è addormentata senza troppi problemi e mi sta pure bene, così sono sicura di essere più tranquilla appena dovrò andare in ospedale per Birbaz.
Mi aspettavo però milioni di risvegli notturni e richieste di tetta spasmodiche e/o isterismi se non fossi stata con lei. Niente di tutto ciò: notte con pochi e veloci risvegli dati da mancanza del ciuccio, sveglia all'ora solita, nessuna richiesta extra di tetta, il che significa dover arrivare fino a stasera con una bella latteria piuttosto dolorante nel reggiseno.

Ok, è definitivo: mia figlia mi odia! O per lo meno ce l'ha con me...

venerdì 1 giugno 2012

Giugno

Ieri era caldo, afoso, ero stanca morta e nervosa, la Belva forse peggio di me, non vedevo l'ora di arrivare a venerdì perché oggi ritorna il Navigante e io mi posso concedere tanti piccoli lussi: andare in bagno senza una nana che gioca con il fastidiosissimo giocattolino elettronico che non smette mai di suonare, poter mangiare con calma smezzando la nana affamata, camminare portandomi dietro solo panza sempre più prominente...piccole gioie della vita!
Pensavo a un fine settimana in famiglia, qualche picnic in giro, quasi quasi si era pensato alla spiaggia...poi stamattina ho aperto la finestra...il malumore di ieri si è tramutato nel tempo più bigio e umido che si possa immaginare per il primo giorno di giugno, che, anche se teoricamente è un mese quasi tutto primaverile, quando si dice giugno si pensa già a berretto, infradito e raggi caldi sulle spalle un po' arrossate.
Invece ho dovuto mettere alla Belva una magliettina di cotone, ma con le maniche lunghe e accantonare ogni speranza di fine settimana familiare fuori casa, soprattutto dopo aver visto le previsioni meteo per i prossimi giorni :(
Ok, forse qualcuno ha voluto punirmi per l'umoraccio di ieri, ma non era bastata l'insonnia che mi ha tenuto sveglia fino alle 23:30 unita alla Belva che ha deciso che le 6:16 erano un'ora più che decente per svegliarsi? Evidentemente no...