lunedì 15 aprile 2024

Era meglio non saperlo

Quando lunedì sera il Navigante mi ha detto che aveva saputo quando sarebbe tornato, ha anche aggiunto che sarebbe stato meglio non saperlo.

Fine maggio.

Doveva tornare a fine marzo.

Sono andata in panico perché stiamo per entrare nel pieno della stagione dei tornei, dei mille eventi, delle belle giornate e del camper...che ormai sono abbonata e in primavera non riesco mai a usarlo.

Chi si chiede perché non lo uso io da sola con i bambini, rispondo che 7 metri di camper e 4 figli dietro mal si combinano con una guida serena. Inoltre l'ho guidato, ma grandi manovre, parcheggi, spostamenti in città da sola proprio non me la sento.

Quindi ho passato la settimana nel panico pur di sistemare i prossimi mesi, tra lacrime di dolore e lacrime di rabbia, nonché momenti di ansia per un'elettriomiografia che sapevo già come sarebbe finita: sindrome del tunnel carpale destro lieve/moderato. Dovrei anche farmi una risonanza al ginocchio, ma l'idea che possa uscire un'altra operazione proprio non mi va...

Insomma questo anno bisestile diventa sempre più spumeggiante!

martedì 2 aprile 2024

Altri due mesi

Sono due mesi ormai che il Navigante è partito.

Non si sa quando torna perché ancora non ha un sostituto, sta moltissimo tempo in mare, il che significa non vedersi in videochiamata e anche le chiamate non sono sempre così facili. Inoltre mai come adesso la situazione è tesa, anzi direi proprio pericolosa.

Ha lasciato indietro come ogni missione compleanni (il mio, ça va sans dire...), feste comandate, tornei...insomma tutto ciò che fa parte della nostra vita o comunque di una normale vita in famiglia.

Le frasi tipiche di una persona che interagisce con me sono:

- Tanto ormai ci sarai abituata!

- Bè lo sapevi che lavoro faceva!

- Magari il mio partisse per tutto sto tempo!

- Aaaah, non so come fai, io non lo farei!

- Ah bè, il mio è come se non ci fosse, torna sempre tardi la sera e quando c'è non fa niente!

Cerco di dare risposte di circostanza, ma non sono molto brava a fare la diplomatica e quindi mi ritrovo a spiegare che no, non mi sono abituata, né credo che mai mi abituerò, che sapere che lavoro facesse non ti può impedire di stare male quando parte, di avere paura per la situazione in cui si trova, men che meno decidere coscientemente di non innamorarti. E, soprattutto, avere un marito poco partecipe alla vita familiare e con cui non vuoi avere niente a che fare non è minimamente paragonabile ad un padre e marito che per mesi non c'è. E se devo essere incisiva sul serio dico sempre: pensa se ti viene un coccolone, almeno hai qualcuno che possa fare qualcosa, io ho dovuto insegnare ai miei figli cosa fare se sto male quando non erano nemmeno alle elementari...

Ogni volta penso che la missione prima o poi finisce ed è sempre bello quando ritorna, ma sono ormai quasi 20 anni che stiamo insieme e tutto il tempo "perso" non ce lo ridarà mai nessuno, né a me né ai miei figli e questa è la cosa più triste di questa situazione.

lunedì 11 marzo 2024

Qualcuno ha una ricetta collaudata?

Ero una mamma super easy, che non aveva (troppe) ansie, che lasciava i figli mettere la giacca solo se volevano, che li lasciava scegliere e provare, che cucinava con loro...cioè la Montessori era la mia migliore amica insomma.
Poi i figli sono arrivati alle porte dell'adolescenza e io sono completamente, drasticamente cambiata. L'ansia che mi attanaglia per ogni cosa è altissima, la paura del trauma mi toglie il fiato, per non parlare di quella di vederli prendere la strada sbagliata.
Razionalmente so quanto questi atteggiamenti siano sbagliati e controproducenti, ma mi sembra che tutto quello che durante l'infanzia era per me un caposaldo, ora sia quello che mi rende paurosa e insicura.
La mia adolescenza non è stata una passeggiata e sono sicura che questo incida fortemente sul mio essere madre, anche perché non ho avuto grandi esempi di genitorialità in quell'epoca.
Sto cercando di districare tutti i nodi per dare ai miei figli qualcosa di diverso, per rompere il famoso circolo, ma mi sembra sempre di fare un passo avanti per poi farne duecento indietro in un solo colpo.
Ed è ovvio che essere sola non aiuta, anzi. Mia sorella per sdrammatizzare dice sempre che l'importante è creare traumi nuovi e non fare sempre gli stessi, ma non è che questo mi tranquillizzi più di tanto...

lunedì 4 marzo 2024

Solo una frase

 Il Navigante è sulla nave che è stata attaccata e ha abbattuto il drone.

lunedì 26 febbraio 2024

Fatica

L'adolescenza è di casa ormai e mi trovo spesso nella situazione di non capire come comportarmi né sono particolarmente sicura di fare i passi giusti.

Il Navigante sta di nuovo navigando, non per lungo tempo (a Pasqua dovrebbe essere di nuovo qua), ma lo fa in acque non proprio tranquille...

Nei nostri piani c'è di nuovo un trasloco per riunirci sotto allo stesso tetto. Finalmente dopo tanto tempo, ma sebbene ci sia tanto di cui gioire, l'unica cosa che mi si staglia davanti è la fatica per il trasloco e per il riadattamento.

La fatica è diventata il freno a qualsiasi cosa. Per qualsiasi cosa vedo solo la fatica: le uscite, le gite, tutto mi sembra solo molto molto faticoso.

Devo cercare di uscire da questa spirale.

lunedì 5 febbraio 2024

I miei lunedì

Incredibile come ogni volta che torni a scrivere qui, mi renda conto di quanti mesi sono passati dall'ultima volta. Mi sento impacciata persino a riscrivere perché non so da dove cominciare, anche se questo è il mio angolo, di nome e di fatto, e non ci sono regole su cosa e quanto scrivere.
Vorrei poterci davvero scrivere di più, perché la scrittura è sempre stata un'ottima terapia per me, ma da quando i nani non sono più propriamente dei nani e il Navigante è lontano, la nostra vita è davvero un incastro continuo.
Quest'anno sono riuscita a fare in modo tale da poter avere l'intero lunedì libero, loro tutti e quattro incredibilmente a scuola anche di pomeriggio e poi nessuna attività dove scarrozzarli.
E' una giornata in cui dovrei avere il tempo per fare quello che voglio, ma in realtà vivo lenta, mangio sul divano guardando la tv e faccio lavatrici e lavori in modo tale da avere una settimana non troppo piena. Funziona anche perché i nostri weekend sono sempre ricolmi e una giornata off non fa mai male.
Anche l'anno scorso il lunedì era una giornata tranquilla, solo che avevo sempre qualcuno malato, cosa che invece quest'anno mi è stata quasi sempre scongiurata...ma non tiriamocela che manca ancora tutto il secondo quadrimestre.
E poi niente mi ritrovo che sono già le 16 e non ho fatto nemmeno i letti dei bambini!! Però ho tanto da progettare perché come al solito siamo arrivati in quel momento in cui la nostra vita verrà stravolta un'altra volta. Ma non è ancora il momento per mettere tutto nero su bianco...

martedì 27 giugno 2023

Cosa ne pensi?

Il Navigante ormai prende e disfa i giorni di ferie e i weekend un po' come gli gira.

Prima si prende una settimana di vacanza a metà giugno, così dal nulla. Se però gli chiedo io di prendersi un lunedì mattina o un venerdì, perché devo incastrare saggi, visite mediche o anche solo perché mi sono fatta il sabato notte in ospedale con il Bastian Contrario, sicuramente non può assentarsi dal lavoro. Smetterò anche di chiedere, anche perché non dovrei nemmeno chiedere, in fondo è il padre!

Poi mi chiama dicendo che è di comandata e deve rimanere giù o metà della settimana che lui aveva preso di ferie o la settimana in cui c'è la festa di compleanno della Belva e attaccata la partenza per la settimana con gli scout. 

Quindi?

Quindi volevo solo sapere com'era meglio.

E lo chiedi a me?

Volevo sapere cosa ne pensavi tu...

Navigante lascia stare che se dico quello che penso viene giù il finimondo...